Come aveva promesso diversi mesi fa, Neil Young ha intenzione di lanciare un proprio servizio di streaming di musica hi-fi chiamato Xstream, andando cosi’ a sfidare Tidal di Jay Z. Non un concorrente a Spotify dunque, perchè nel caso di Xstream e TIDAL è la qualità della musica che viene messa in primo piano.
Come riportato dal sito della CBC, il cantante, musicista e attivista canadese in una lunga lettera pubblicata sul blog di Pono – digital store di musica offline dal luglio 2016 – scrive che "Sto ancora cercando di fare il meglio per portarvi la migliore musica possibile, a un prezzo ragionevole, lo stesso messaggio che vi abbiamo portato cinque anni fa. Non so se ci riusciremo."
Nel suo post, Young ha ringraziato i sostenitori di entrambi i lettori digitali hi-fi Pono a forma di prisma, in grado di riprodurre i file audio FLAC, notando il successo ottenuto dal momento in cui il progetto è stato introdotto per la prima volta al Festival musicale South by Southwest nel 2014 e che attraverso una campagna Kickstarter ha raccolto più di 6,2 milioni di dollari.
"I nostri player hanno vinto il premio come il miglior prodotto digitale portatile dell’anno da Stereophile Magazine e abbiamo offerto alcuni dei migliori contenuti ad alta risoluzione. Abbiamo venduto decine di migliaia di player, ogni unità che abbiamo fatto", ha detto Young, che è sempre stato critico nei confronti dei file audio digitali altamente compressi – come gli MP3 – e per questo ha deciso di lanciare Xstream, che preannuncia offrirà "musica alla massima qualità che la condizione di rete consente in quel momento e si adatta in base a come le condizioni di rete cambiano".
Xstream, dunque, dovrebbe arrivare come un servizio di streaming musicale dai costi contenuti che offrirà la massima qualità disponibile per il file ascoltato a condizione di avere una connessione di rete stabile e veloce, altrimenti lo streaming ‘adattivo’ ridurrà automaticamente la qualità per garantire l’ascolto senza interruzioni per il buffering – viene da sè che lo streaming di un brano in alta risoluzione ‘pesa’ di piu’ di un mp3 compresso e quindi la connessione di rete deve essere veloce per garantirne la riproduzione fluida.
Il prezzo per il servizio deve ancora essere rivelato, ma Young dice di aver imparato alcune lezioni dopo il lancio di Pono nel 2014, criticato per i prezzi elevati di acquisto di musica digitale: "Tutte le canzoni dovrebbero costare lo stesso, indipendentemente dalla risoluzione digitale", ha scritto. "Lasciate che la gente decida ciò che vogliono ascoltare senza far loro pagare di più per una vera qualità."
Spotify è si un successo in numero di abbonati ma offre qualità del suono molto scadente per gli abbonati Premium, musica compressa al massimo a 320kbps nel formato OGG Vorbis. Con Xstream, la qualità non sarà "un elemento elitario" ha detto Young, secondo cui è logico che "Se ci sono dei costi per una risoluzione più elevata gli ascoltatori vanno a scegliere l’opzione più economica e non sentiranno mai la qualità".
"Per più di otto mesi, ho lavorato con il nostro piccolo team per cercare alternative [a Pono]. Trovare un modo per fornire la qualità della musica senza troppe spese e portarla ad un pubblico più grande è stato il nostro obiettivo", ha detto Young.
Quando Xstream sarà lanciato non lo sappiamo, Young fatica a trovare investitori ma nonostante questo l’artista ha dichiarato di essere ancora impegnato in questo progetto.