Il problema della contraffazione colpisce anche il settore degli smartphone. Secondo l’undicesima relazione dell’EUIPO, nel 2015 si sono venduti ben 184 milioni di smartphone taroccati per un danno in termini di fatturato pari a 45,3 miliardi di euro. Una cifra enorme pari al 12.9% delle vendite ufficiali.
Analizzando le vendite in 90 paesi, l’Euipo ha rilevato in totale 1,3 miliardi di smartphone venduti, praticamente 1 smartphone nuovo ogni 6 abitanti della Terra per una spesa media pari a 275 euro.
Il dato europeo indica invece 150 milioni di vendite in Europa ovvero 1 smartphone ogni 3 cittadini europei. Secondo le elaborazioni, il tasso di contraffazione in Europa (UE a 28 paesi) è pari all’8.3% per un controvalore stimato in 4.2 miliardi di euro.
Il tasso di contraffazione raggiunge l’apice in Africa con il 21.3% per scendere poi al 19.6 in Sud American, 17.4% nel Medio Oriente, 15.6% in Cina e per finire 7.6% tra Stati Uniti e Canada.
All’interno dell’Europa ci sono però notevoli differenze. In Italia gli smartphone contraffatti sono il 15% del totale per un danno economico stimato in 885 milioni di euro. Il Regno Unito si limita al 5.7% cosi come la Germania mentre percentuale leggermente più alta per Francia (8%) e Spagna (10%).
In termini numerici, il 30% delle vendite contraffatte avviene in Cina, per via del volume enorme di vendite registrato nel paese.
Il problema della vendita di smartphone taroccati si riflette su due situazioni differenti. Da una parte la perdita economica a carico delle aziende produttrici e di tutta la filiera legale; dall’altra i problemi di sicurezza visto che spesso gli smartphone contraffatti non sono certificati.
Analisi Euipo Europa e Italia