Dopo Apple all’inizio di quest’anno, andando ad accreditare le voci secondo cui i nuovi iPhone avrebbero avuto il supporto per la ricarica wireless, ora anche Xiaomi si è unita al ‘Consorzio energia senza fili’ che sta alla base del sistema di ricarica senza fili Qi. Del Wireless Power Consortium fanno parte anche LG e Samsung.
All’inizio del mese di febbraio è stato riportato che Apple avrebbe rilasciato tre nuovi iPhone con la funzionalità di ricarica senza entro il 2017, e il 12 settembre sono stati effettivamente presentati iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X con il supporto per la ricarica senza fili, una novità per quanto riguarda i melafonini della società di Cupertino. La comparsa del nome di Apple sulla lista dei membri del Wireless Power Consortium, il creatore dello standard Qi, ha dato molta credibilità alle suddette previsioni. Tuttavia, non era sicuro che l’adesione di Apple al WPC avrebbe avuto a che fare con i nuovi iPhone. Infatti, l’adattatore di carica magnetica fornito in dotazione con l’orologio Apple Watch supporta la tecnologia Qi, anche se l’orologio stesso è programmato per poter essere caricato solamente con il caricabatterie originale della Apple e non di terze parti. Pertanto, l’inserimento del nome di Apple tra i sostenitori della tecnologia Qi poteva essere legato a questo – anche se in ritardo considerando che lo smartwatch è sul mercato da un paio di anni. Tuttavia, "dopo diversi anni di crescenti voci, l’adesione di Apple al Wireless Power Consortium accredita fortemente l’aspettativa che il prossimo iPhone includerà la tecnologia di ricarica senza fili", aveva dichiarato Vicky Yussuff, analista di IHS Technology, secondo il quale nove su dieci consumatori vorrebbero la ricarica wireless sul loro prossimo telefono.
Adesso sarà la volta di Xiaomi. La società non ha ufficialmente annunciato di far parte del Wireless Power Consortium, ma il marchio di Xiaomi è stato inserito nella lista dei membri nella homepage del sito del Consorzio.
Si presume che il Xiaomi Mi 7 sarà il primo smartphone di Xiaomi a supportare la ricarica wireless Qi.
La tecnologia di ricarica wireless oggi si trova solo sugli smartphone di fascia alta di alcuni produttori, come Samsung, ma se ci si pensa bene si puo’ trovare anche in altri tipi di prodotti, come negli spazzolini elettrici che hanno la base di ricarica e la batteria dello spazzolino si ricarica senza fili solo poggiandolo nella sua base.
IHS prevede che circa 350 milioni di dispositivi con ricarica wireless saranno spediti quest’anno, principalmente da Samsung Electronics, tra le prime società ad aver integrato la tecnologia nella nei propri telefoni a partire dal lancio del Galaxy S6 nel 2015.
Apple sul sito del Wireless Power Consortium
Con Apple sale a 213 l’elenco dei membri del Wireless Power Consortium, l’organizzazione che promuove l’uso del Qi formatasi nel 17 dicembre 2008 e con sede a Piscataway, nel New Jersey. La missione di questo consorzio è quella di creare e promuovere l’ampia adozione sul mercato della sua interfaccia standard Qi utilizzata per la ricarica wireless in una serie di prodotti. Possono partecipare al consorzio società asiatiche, europee e americane impegnate nella standardizzazione globale della tecnologia di ricarica wireless. A partire dal 2016, l’azienda conta oltre 220 singole società, di cui 24 membri del suo consiglio di amministrazione.
Qi – che si pronuncia "chi" – è l’interfaccia standard sviluppata dal consorzio Wireless Power Consortium per la trasmissione di energia elettrica attraverso l’induzione elettromagnetica su una distanza di massimo 4 cm. Il sistema Qi comprende un trasmettitore di energia e un ricevitore compatibile in un dispositivo portatile. Tra i produttori che lavorano a questo standard ci sono: HTC, Huawei, LG Electronics, Motorola Mobility, Lenovo, Nokia, Samsung, e Sony, Haier, Toshiba, Texas Instruments, Philips, Verizon Wireless, Panasonic, Qualcomm.