La strada verso i display flessibili potrebbe prendere una direzione totalmente diversa da quella fin’ora vista con soluzioni proposte da Lg e Samsung (che ne aveva profetizzato l’arrivo per il 2015) sfruttando matrici OLED.
Per rendere il display flessibile e al tempo stesso funzionale e resistente, il settore potrebbe virare sull’idrogel, un materiale costituito in gran parte dall’acqua, flessibile ed estremamente elastico.
La proposta con tanto di prototipo già realizzato è arrivata dalla Corea del Sud, dove l’Università Nazionale di Seul ha annunciato in una conferenza stampa un notevole progresso nello sviluppo di questa tecnologia.
Il problema da risolvere è piuttosto evidente: gran parte dei dispositivi elettronici è realizzato con componenti metalliche che quindi risultano essere dure e non particolarmente flessibili. Per quanto le componenti si siano miniaturizzate e si faccia gran utilizzo di nanotecnologie, i device risultano comunque rigidi rispetto alle necessità del mercato dei wearable.
Il materiale Idrogel, costituito da una rete di nano polimeri in grado di trattenere l’acqua utilizzandola come circuito elettronico mischiata a sali di cloruro di litio. Il risultato è un display molto elastico, quasi gommoso, che permette però di interagire senza particolari problemi.
I ricercatori hanno infatti realizzato un prototipo funzionante attraverso il quale hanno scritto, giocato e suonato musica anche con display allungato all’inverosimile.
Come dichiarato e testato dagli stessi ricercatori, il materiale proprio perchè costituito in gran parte di acqua tende a indurirsi nel tempo, in quanto il gel disperde l’acqua e tende a perdere flessibilità.
Sarebbe comunque un problema secondario se consideriamo che forse il materiale cosi com’è potrebbe risultare eccessivamente flessibile.
LG investe 1,75 Miliardi di dollari per Display OLED flessibili
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