A partire dal 22 luglio 2016 si potranno portare in alcuni negozi i propri rifiuti elettronici di piccole dimensioni e beneficiare dello smaltimento gratuito. E’ quanto stabilito dal decreto 121 del 31 maggio 2016 pubblicato in Gazzetta Ufficiale che prevede che i negozi di elettronica grandi – che hanno una superficie di vendita di almeno 400 mq – debbano ritirare gratuitamente i cosiddetti Raee, ovvero i rifiuti tecnologici, con una dimensione massima di 25 cm. La rottamazione è completamente gratuita, quindi chi porterà in negozio i propri rifiuti elettronici non dovrà pagare, e senza alcun obbligo di acquisto di nuova merce in negozio.
Il decreto legislativo dispone "l’obbligo per i distributori con superficie di vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) al dettaglio di almeno 400 mq, e la facolta’ per tutti gli altri distributori, di ritirare gratuitamente, all’interno dei locali del proprio punto vendita o in prossimita’ immediata di essi, i RAEE di piccolissime dimensioni provenienti dai nuclei domestici conferiti dagli utilizzatori finali, senza obbligo di acquisto di AEE di tipo equivalente".
Come si specifica nel decreto, mentre i negozi con una superficie di vendita di almeno 400 mq saranno obbligati a raccogliere i rifiuti RAEE, i negozi piu’ piccoli potranno decidere in autonomia se raccogliere i rifiuti elettronici, e in entrambi i casi i negozianti hanno la possibilità di prevedere lo smaltimento all’interno dei locali del proprio punto vendita o in prossimita’ immediata di essi.
Il decreto legislativo italiano segue la direttiva n. 2012/19/UE del 2012, in cui l’articolo 14 prevede che "la raccolta differenziata e’ una condizione preliminare per garantire il trattamento specifico e il riciclaggio dei RAEE ed e’ necessaria per raggiungere il livello stabilito di protezione della salute umana e dell’ambiente nell’Unione."
Cellulari, tablet, piccoli elettrodomestici ed elettroutensili di ridotte dimensioni che non funzionano più sono i rifiuti elettronici più difficili da intercettare: "Solamente il 14% segue un corretto iter di raccolta differenziata, trattamento e recupero; la parte restante viene spesso dimenticata in fondo a qualche cassetto o armadio, oppure nella peggiore delle ipotesi viene messa nel sacco dell’indifferenziata. Questi rifiuti rappresentano anche una vera risorsa di materie prime seconde: il 95% può essere riciclato" commenta Giancarlo Dezio direttore generale di Ecolight, tra i principali consorzi nazionali no profit per la gestione dei RAEE.
Tonnellate di argento ed oro per un valore di 15 miliardi di euro sono contenute nei rifiuti elettrici ed elettronici prodotti ogni anno. Per l’Enea in Europa ci sono potenzialità economiche per almeno un miliardo di euro dal recupero dei materiali preziosi.
Pochi forse sapranno la quantificazione esatta, ma nei milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici che si producono ogni anno sono contenute 320 tonnellate d’oro e 7.200 tonnellate d’argento per un valore di oltre 15 miliardi di euro.
Delle tonnellate di oro e di argento presenti nei rifiuti elettronici solo il 15 per cento viene recuperato, per un valore recuperato di appena 2,5 miliardi di euro rispetto ai 15 miliardi che potrebbero essere ricavati.
I dati sono forniti nel 2014 dall’Onu e diffusi dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, durante un incontro rivolto alle piccole e medie imprese sul recupero dei metalli preziosi nei rifiuti tecnologici.
In Europa, secondo l’Enea, ci sarebbero potenzialità economiche per almeno 1 miliardo di euro dal recupero dei materiali preziosi, innalzando la percentuale di riciclo dall’attuale 33% all’80% delle circa 10 milioni di tonnellate di RAEE prodotte ogni anno. Inoltre, tra i metalli recuperati ci sarebbero molte delle terre rare importate dalla UE, il cui fabbisogno si aggira intorno alle 12-20 mila tonnellate l’anno, con prezzi oscillanti tra i 5-10 mila dollari per tonnellata (fonte Remedia).
"Il recupero di metalli preziosi dai RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) è un settore dal grande potenziale economico" si legge nel comunicato dell’Enea. "Ogni anno si producono nel mondo dai 20 ai 50 milioni di tonnellate di rifiuti hi‐tech che contengono 320 tonnellate d’oro e 7.200 d’argento per un valore di oltre 15 miliardi di euro: solo il 15% di questo “tesoro” viene recuperato (fonte ONU)".
Nel corso del tutorial meeting con piccole e medie imprese sono state presentate alle PMI tre diverse tecnologie con grado di sviluppo maturo o emergente, sviluppate in realtà di eccellenza della ricerca italiana: 1) le tecnologie e i sistemi di frantumazione e separazione meccanica di prodotti elettronici e schede elettroniche a fine vita per il recupero di metalli preziosi, messe a punto dal Politecnico di Milano; 2) le tecnologie per il trattamento di pirogassificazione di schede elettroniche ai fini del recupero attivo, sviluppate presso il Centro Sviluppo Materiali; 3) le tecnologie per il recupero di materiali di elevato valore da RAEE attraverso tecniche idrometallurgiche di trattamento, in corso di sviluppo presso l’ENEA.
L’Enea ritiene che le tecnologie per il recupero di materiali di elevato valore da RAEE attraverso tecniche idrometallurgiche di trattamento presentano grandi potenzialità anche per il recupero di alcuni elementi rari, in percentuali di prodotto limitato e di grande valore, mentre la pirogassificazione consente di impostare impianti di scala industriale che favoriscono anche processi auto-consistenti dal punto di vista dei consumi energetici e della riduzione di emissioni. La separazione meccanica si adatta invece allo smantellamento e al pretrattattamento delle schede elettroniche, da cui si ricava un prodotto intermedio in polvere da sottoporre successivamente a processi di purificazione.
Il meeting, ha reso noto l’Agenzia, ha messo in contatto le imprese interessate con gli esperti provenienti dalla ricerca pubblica e privata e con i tecnici del settore, che hanno illustrato le condizioni tecnologiche e di mercato in risposta a specifiche esigenze di innovazione. È stato inoltre fatto il quadro dei recenti aggiornamenti normativi nel settore dei RAEE.
RAEE in Italia
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