Meno privacy e più sicurezza online: questo in sintesi il quadro emerso dall’indagine di Eset, società inglese specializzata in sicurezza informatica che ha intervistato gli utenti italiani.
Il dato, in linea con quello di altri paesi europei, evidenzia come la sicurezza online, purtroppo sempre più spesso nelle cronache quotidiane, sia considerato ad oggi il bisogno con maggior valore, anche a costo di sacrificare in parte la privacy.
L’anonimato garantito delle rete non è più considerato un valore prioritario rispetto ad altri che preferiscono navigare sicuri anche se in qualche modo identificabili.
Circa il 20% degli intervistati preferirebbe invece maggiore libertà di azione.
Guardando i dati nel dettaglio, scopriamo che il 17% degli italiani online dice di conoscere il deep web, identificato come luogo dove si commette ogni sorta di reato, mentre il 26% ha sentito parlare di bitcoin.
Lo spam è il problema più conosciuto dagli italiani con un bel 79% cosi come malware e furto di identità sono ampiamente riconosciuti come problema sociale.
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