Gli esperti di Kaspersky Lab rilevano più di 325 mila nuovi malware ogni giorno, con un incremento di 10 mila malware al giorno rispetto al 2014.
La recente indagine di Kaspersky Lab che ha analizzato il panorama delle minacce spam e phishing rilevate nel primo trimestre del 2015, la nuova gamma di domini di primo livello (come ad esempio .work o .science), lanciati a gennaio 2015 e destinati all’utilizzo da parte di importanti comunità e organizzazioni, si è rivelata molto interessante anche per gli spammer. Per questi ultimi, i nuovi domini rappresentano un ottimo strumento per promuovere campagne pubblicitarie indesiderate o illegittime.
Per aiutare clienti e partner a identificare, difendere e eliminare le minacce non ancora note, Kaspersky Lab ha aperto il primo Centro Europeo di Ricerca nel Regno Unito con sede a Paddington, presso l’head quarter europeo dell’azienda. Il centro di ricerca fornirà a clienti e partner, del Regno Unito e del resto d’Europa, la possibilità di ricevere insight utili e dettagliati dagli esperti di Kaspersky Lab.
Il nuovo centro di ricerca sarà la sede principale degli esperti di Kaspersky Lab che studiano soluzioni contro le minacce informatiche: i membri del Regno Unito del Kaspersky Lab Global Research and Analysis Team (GReAT) e un più ampio team anti-malware.
I ricercatori del centro europeo lavoreranno con i colleghi degli altri centri Kaspersky Lab in tutto il mondo per condividere dati e analisi sulle minacce dannose più recenti che colpiscono ogni giorno organizzazioni e privati e per offrire ai clienti i servizi di cui hanno bisogno per evitare di cadere nella rete dei criminali informatici.
chip Internet delle Persone
Un’altra indagine condotta da Kaspersky Lab e B2B International, più di un’azienda su cinque colpita da attacchi DDoS ha riscontrato problemi per parecchi giorni o addirittura settimane. Le conseguenze di un attacco DDoS sono molto gravi per un’azienda, andando dalla limitazione nell’accesso ai servizi online ad una inaccessibilità totale. Un piccolo incidente può portare anche a perdite finanziarie.
Kaspersky Lab ha di recente annunciato la collaborazione con BioNyfiken, una comunità svedese di bio-hacking, nata per comprendere e analizzare i rischi del "collegamento" del nostro corpo a Internet. Kaspersky con BioNyfiken sta già studiando la nuova frontiera dell’archiviazione dei dati personali in chip sottocutanei, che arriveranno abbastanza presto, aprendo le porte al nuovo mondo dell’ Internet delle Persone, diverso dall’Internet delle Cose degli oggetti intelligenti, ed è il futuro che incombe: il numero della carta d’identità, il codice fiscale, il proprio codice iban, la carta di credito, tutto racchiuso in pochi millimetri di bioglass impiantati tra pollice e indice. A cosa servirà tutto questo? Facciamo un banale esempio: avere i dati della carta di credito salvati in un chip sulla mano consentirà di pagare in un negozio non più avvicinando il proprio smartphone con NFC al POS abilitato, ma basterà avvicinare la mano.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
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