L’India potrebbe essere il più grande mercato di Xiaomi al di fuori della Cina, ma il produttore di smartphone cinese ha riferito che si trova ad affrontare alcuni problemi nella vendita di suoi prodotti. Secondo un rapporto di SpicyIP, Xiaomi deve rispettare un provvedimento che vieta la vendita, la pubblicità, la produzione e l’importazione di dispositivi che infrangono dei brevetti di proprietà del gigante delle telecomunicazioni Ericsson.
Lo stesso rapporto dice che una delle ragioni per cui c’è il provvedimento è perché Xiaomi non ha risposto alle richieste di Ericsson di avere informazioni sulle tecnologie utilizzate, richieste che risalirebbero a luglio 2014. È interessante notare che il rapporto si conclude con una nota che dice che il decreto ingiuntivo emesso dalla Delhi High Court "non è in conformità con la prassi internazionale o legge locale interna".
I colleghi di cnet.com hanno contattato Xiaomi e ricevuto una dichiarazione di Manu Jain, capo di Xiaomi India, che ha detto che l’azienda non ha ancora ricevuto una comunicazione ufficiale dell’Alta Corte di Delhi, aggiungendo che Xiaomi India sta valutando la situazione.
"L’India è un mercato molto importante per Xiaomi e vi risponderemo prontamente, se necessario e nel pieno rispetto delle leggi indiane. Inoltre, siamo aperti a collaborare con Ericsson per risolvere la questione amichevolmente", ha aggiunto Jain.
Il produttore di smartphone cinese vede l’India come un mercato molto importante per la propria crescita. Di recente ha rivelato i propri piani di espansione in altri paesi che non sono la Cina, dove sta riscuotendo sempre maggior successo. In realtà, Xiaomi ha aumentato le spedizioni dei suoi cellulari in India da 50.000 a settimana a 200.000 per soddisfare la domanda.
L’azienda vende in genere tra 65.000 a 100.000 telefoni ogni settimana, con eventi come il Diwali che portano a registrare picchi di vendite fino a 175.000 telefoni venduti. Xiaomi sta anche esplorando la possibilità di stringere partnership con Foxconn per la produzione dei suoi cellulari in India o Indonesia.
Xiaomi ha avuto una crescita incredibile fino ad ora. L’azienda, fondata nel mese di aprile del 2010, ha lanciato il suo primo smartphone nel mese di agosto 2011. E circa tre anni dopo, è diventato il produttore di smartphone numero #3. Xiaomi è riuscita a diventare ciò che ora è nonostante la sua politica di vendere la sua merce in una manciata di paesi asiatici. Tale contesto è necessario per capire il motivo per cui il CEO di Xiaomi Lei Jun si sente sicuro che la sua azienda sarà in grado di raggiungere obiettivi ben più grandi, arrivando a diventare il produttore #1 per numero vendite di smartphone in tutto il mondo entro i prossimi cinque-dieci anni.
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