Con l’aumento degli smartphone e altri device mobile che supportano la eSIM sempre più operatori offrono questo nuovo formato. Vediamo come funziona la eSIM in breve ma soprattutto quali sono i principali device e operatori di telefonia mobile che supportano il formato. Inoltre, ne vale veramente la pena?
Si sta espandendo anche in Italia l’utilizzo delle eSIM, le SIM integrate nel dispositivo (smartphone, smartwatch o tablet che sia). Il vantaggio della eSIM rispetto alla tradizionale scheda SIM fisica è che l’attivazione della SIM avviene digitalmente, non c’è bisogno di aprire il telefono o estrarre lo slot per inserire fisicamente la schedina SIM. Inoltre, quando si cambia operatore non serve effettuare il cambio di SIM fisico. Per chi è abituato a cambiare spesso operatore potrebbe essere un vantaggio ma, ad essere sinceri, ci vuole meno di un minuto a togliere e mettere una SIM fisica. Piuttosto di questo, la eSIM dovrebbe risolvere il problema che porta, di tanto in tanto, lo smartphone a segnalare ‘errore scheda SIM’.
Dal 2018, anno in cui TIM ha iniziato a proporre la eSIM, altri operatori si sono aggiunti alla lista di quelli che permettono di acquistare un nuovo numero con eSIM o di cambiare la propria SIM fisica con eSIM. Inoltre, sono sempre di più i dispositivi che permettono di configurare una eSIM come numero di telefono principale o secondario. A seguire andiamo a scoprire come funziona la eSIM, quali sono gli operatori che permettono di acquistare la eSIM e quali sono i principali dispositivi iOS e Android che supportano questo formato.
Come acquistare la eSIM e quali operatori in Italia la offrono
Nel 2018, la tecnologia eSIM era disponibile solo con TIM. Da allora, nel corso di questi ultimi sei anni si sono aggiunti gli operatori principali Vodafone, WindTre e Iliad. Anche diversi operatori mobili virtuali offrono la eSIM, tra cui Ho.Mobile, Very Mobile e Fastweb Mobile.
E’ possibile acquistare una eSIM presso un negozio dell’operatore di interesse, anche se ormai tutti consentono di acquistare una eSIM anche online, alcuni con possibilità di attivazione rapida tramite identificazione via SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica). A seconda della richiesta, tramite rivenditore oppure online, l’operatore fornisce un voucher fisico o digitale contenente il QR code che consente di scaricare il profilo eSIM sul proprio smartphone al momento dell’associazione del numero nelle Impostazioni di rete. Da notare che scegliendo l’acquisto online con attivazione via SPID o CIE si può dire che la eSIM è una soluzione green perché, di fatto, si elimina la burocrazia cartacea (ne abbiamo parlato QUI).
Dal momento che il dispositivo senza una SIM non può connettersi all’Internet mobile, per la configurazione della eSIM è richiesta la connessione del device ad una rete WiFi. Il download e l’installazione del profilo eSIM richiede pochi secondi e, al termine, a seconda del dispositivo potrebbero essere necessarie ulteriori configurazioni – basta seguire sullo schermo la configurazione. Entro le successive 24 ore l’operatore provvederà all’attivazione della eSIM.
Gli iPhone che supportano eSIM
Apple ha introdotto il supporto per eSIM su iPhone nel 2018, partendo dai modelli iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR. Tutti i modelli successivi supportano eSIM. Si tratta di dispositivi che offrono la modalità Dual-SIM ibrida che ne permette l’utilizzo con una nanoSIM fisica o una eSIM oppure con entrambe. A partire dalla serie iPhone 13, inoltre, i melafonini supportano anche la modalità Dual-SIM con doppia eSIM. Fanno eccezione i melafonini venduti in Cina Hong Kong e a Macao, che dispongono di un doppio slot per altrettante schede nanoSIM fisiche.
I melafonini Apple che supportano la eSIM sono pertanto i modelli iPhone XR, XS, XS Max, 11, 11 Pro, 11 Pro Max, SE 2020, 12 mini, 12, 12 Pro, 12 Pro Max, 13 mini, 13, 13 Pro, 13 Pro Max, SE 2022, 14, 14 Plus, 14 Pro, 14 Pro Max, 15, 15 Plus, 15 Pro, 15 Pro Max. E’ richiesto il sistema operativo aggiornato a iOS 12.1 o versioni successive. Altri dispositivi Apple che supportano la eSIM sono gli smartwatch della serie Apple Watch con connettività mobile integrata (no i modelli solo Bluetooth).
Per maggiori informazioni: support.apple.com/it-it/HT212780.
I principali smartphone Android che supportano eSIM
Gli smartphone Samsung Galaxy che supportano eSIM sono alcuni modelli delle serie Galaxy S, e in particolare: S24, S24+, S24 Ultra, S23, S23+, S23 Ultra, S22, S22+, S22 Ultra, S21, S21+, S21 Ultra, S20, S20+, S20 Ultra. Anche i più recenti pieghevoli della serie Galaxy Z: Z Fold5, Z Flip5, Z Fold4, Z Flip4, Z Fold3, Z Flip3, Z Fold2, Z Flip 5G, Z Flip, Fold. Infine, segnaliamo il supporto anche per Galaxy Note20 e Note20 Ultra. Altri dispositivi Samsung che supportano la eSIM sono gli smartwatch della serie Galaxy Watch con connettività mobile integrata (no i modelli solo WiFi o solo Bluetooth).
Per maggiori informazioni: www.samsung.com/it/support/mobile-devices/esim-galaxy-e-operatori-di-rete-supportati/.
La eSIM viene supportata anche dagli smartphone Google Pixel, a partire dal modello Pixel 3a. Come su iPhone, anche sui telefoni Pixel il supporto è ibrido, con anche uno slot disponibile per una scheda nanoSIM. A partire dai modelli della serie Pixel 7 è supportato l’utilizzo di 2 profili eSIM contemporaneamente.
Per maggiori informazioni: support.google.com/pixelphone/answer/9449293.
Tra gli altri produttori di smartphone Android con supporto per eSIM in aggiunta alla SIM fisica possiamo segnalare Huawei, tra cui Mate 40 Pro (Impostazioni > Rete mobile > Gestione SIM) e Motorola (Impostazioni > Rete e Internet > Schede SIM > eSIM > Apri impostazioni > Download a SIM instead?). E poi ancora Oppo, come i modelli Find X3 Pro, il Reno 6Pro 5G, il Find X5 Pro e Find X5.
Non è possibile dire quale sia migliore uno smartphone con eSIM piuttosto che un altro: dipende dalle altre caratteristiche di proprio interesse – fotocamera, display, batteria, eccetera. E’ possibile verificare se lo smartphone di proprio interesse supporta eSIM consultando la scheda del modello nel sito web del produttore.
