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Radiazioni e cellulari, tre trucchi efficaci per limitare i danni

Lo smartphone è pericoloso per la salute? Le onde radio emesse dal cellulare possono provocare tumori? Proviamo a chiarire la situazione basandoci su ciò che gli studi scientifici sono riusciti a dimostrare ad oggi, fornendo anche dei consigli pratici su come provare a ridurre l’esposizione alle radiazioni emesse dal cellulare.

I telefoni cellulari per collegarsi alla rete dell’operatore emettono onde radio. Si tratta di radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, ciò significa che non trasportano una quantità di energia tale da riuscire a ionizzare atomi o molecole, non potrebbero quindi modificare le cellule del corpo umano. Al contrario, le radiazioni ionizzanti – come quelle emesse dai raggi X – trasportano una forza tale da poter riuscire a ionizzare atomi o molecole che attraversano.

Esistono degli studi che hanno rilevato un lieve aumento di rischio di insorgenza di tumori al nervo acustico ma in casi rari, come ad esempio in conseguenza all’utilizzo prolungato del cellulare per telefonare per più ore al giorno e per un tempo lungo di 10/15 anni. Tuttavia, i principali esperti del settore concordano nel fatto che oggi non ci sono prove sufficienti del fatto che le onde radio emesse dagli smartphone possano danneggiare in qualche modo le cellule dell’essere umano. Accuse del fatto che sistematicamente l’utilizzo del cellulare può causare l’insorgere di tumori, per quanto ne sappiamo oggi, sono scientificamente infondate.

Le radiazioni emesse dal cellulare fanno male alla salute dell’uomo?

radiazioni emesse dal cellulare e salute uomo: ci sono correlazioni? – PianetaCellulare.it (credit: Roberto Piras/shutterstock)

Sul sito web della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro alla domanda “l’uso dei cellulari può causare un tumore al cervello” si trova come risposta:

“No, le prove disponibili non sono sufficienti per affermare che vi sia un nesso, in particolare per i cellulari di nuova generazione. Le onde a radiofrequenza non sono in grado di indurre mutazioni ma possono provocare il riscaldamento dei tessuti a diretto contatto con le apparecchiature che le emettono, come i cellulari.”

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza (CRF) come “cancerogeni di gruppo 2B“, ciò significa che sono “possibilmente cancerogeni” per gli esseri umani. Non ci sono prove a conferma del fatto che possono essere causa diretta dell’insorgere di tumori. Ufficialmente, la spiegazione dell’AIRC è la seguente:

“agenti per i quali vi è una limitata prova di cancerogenicità negli esseri umani e un’insufficiente prova di cancerogenicità in animali di laboratorio.”

Altre agenzie come le statunitensi National Toxicology Program (NTP) e l’Environmental Protection Agency (EPA) non hanno classificato i cellulari tra i carcinogeni potenziali. Concordano anche la Food and Drug Administration (FDA), il National Cancer Institute statunitense (NCI) e il Cancer Research UK (CRUK). Tutte ritengono che siano necessari ulteriori studi. Nell’attesa di nuovi risultati, gli esperti ritengono i cellulari “sufficientemente sicuri”, soprattutto quelli di nuova generazione.

Per quanto riguarda il 5G di cui tanto si discute, questa tecnologia di nuova generazione, sulla base degli studi condotti, non risulta che possa provocare l’insorgere di rumori celebrali. Per avere delle conferme, tuttavia, serviranno ulteriori studi.

Alcuni consigli utili per ridurre l’esposizione a grandi quantità di onde radio emesse dagli smartphone

Nell’attesa di risultati di studi approfonditi sui possibili pericoli per l’essere umano esposto alle radiazioni elettromagnetiche emesse da cellulari, che potrebbero arrivare tra parecchi anni, a noi utenti non resta altro che cercare di limitare quanto più possibile la vicinanza a queste radiazioni. Meglio prevenire, no?

Il primo consiglio viene quasi da sé. Per limitare l’esposizione alle onde radio basta evitare di stare troppo vicini alla fonte, in questo caso al cellulare. I cellulari emettono onde radio per la connessione alle celle telefoniche più vicine. La potenza varia a seconda dell’attività. Per esempio, durante una telefonata o una videochiamata.  Di conseguenza, quando si risponde ad una chiamata avvicinando il cellulare all’orecchio si può dire che si ha una grande esposizione a queste onde radio.

Per non rifiutare tutte le chiamate una soluzione è utilizzare gli auricolari. Meglio gli auricolari con filo ma, in alternativa, vanno bene anche gli auricolari Bluetooth. Questi ultimi comunicano con lo smartphone sempre tramite onde radio ma la tecnologia utilizza una potenza di trasmissione molto più bassa rispetto a quella tra smartphone e cella telefonica. Restando nell’ottica di stare quanto più distanti dalle radiazioni emesse dallo smartphone una buona cosa potrebbe essere quella di non dormire con il cellulare sul comodino se troppo vicino alla testa. Questa di notte ha bisogno di riposarsi, quindi è meglio evitare interferenze.

Come per le chiamate è bene tenere lo smartphone distante dal corpo anche quando si utilizza il dispositivo in modalità hotspot. Si tratta della modalità che consente di utilizzare lo smartphone come modem per condividere la rete cellulare con altri dispositivi creando una rete WiFi locale.

Altro aspetto di cui fare attenzione è l’intensità del segnale con cui lo smartphone si collega alla rete dell’operatore. Con l’aumentare della scarsità del segnale aumenta la potenza di onde radio che lo smartphone emette per collegarsi alla rete e garantire un segnale stabile. In altre parole, minore è il numero delle ‘tacche‘ del segnale visualizzate sullo schermo del dispositivo più elevata è la potenza delle onde radio emesse. Di conseguenza, meglio telefonare quando la qualità del segnale è alta.

Per saperne di più….

Nei paragrafi precedenti abbiamo provato a riassumere le informazioni ad oggi disponibili riguardo i presunti rischi legati all’esposizione di un essere umano alle onde elettromagnetiche emesse dagli smartphone. A seguire abbiamo raccolto dei video che vi invitiamo a guardare per approfondire l’argomento, così come condividiamo i collegamenti alle pagine web www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/luso-dei-cellulari-puo-causare-un-tumore-al-cervello e www.amplifon.com/it/malattie-orecchio/altre-malattie-orecchio/danni-auricolari-bluetooth.

Vi invitiamo anche a guardare il servizio di Striscia La Notizia all’indirizzo web www.striscialanotizia.mediaset.it/video/inquinamento-elettromagnetico-i-pericoli-degli-smartphone_70352/ e la classifica sui cellulari che emettono più radiazioni.

Redazione Pianetacellulare

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