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IA e smartphone, potrebbe cambiare tutto: la tecnologia non è più un semplice strumento

Il futuro degli smartphone potrebbe essere a rischio con l’espansione della tecnologia in visori per la realtà mista, occhiali intelligenti e dispositivi con l’IA integrata? Potrebbe un Apple Vision Pro prendere il posto di un iPhone? Oggi sicuramente no ma in futuro?

Apple ha lanciato nel 2010 la linea iPad per portare sul mercato dispositivi con uno schermo più grande di quello degli iPhone. Non solo per migliorare l’esperienza di intrattenimento, ad esempio per guardare video su uno schermo più grande. Ma anche per rimanere più produttivi in movimento, come soluzione alternativa al pc portatile. I tablet, anche a distanza di anni, non sono comunque riusciti a sostituire gli smartphone, che nel frattempo sono diventati sempre più potenti e capaci di fare sempre più cose. Addirittura, molte persone hanno iniziato ad utilizzare meno i computer a favore dell’utilizzo degli smartphone o, al più, dei tablet. Con l’avvento di dispositivi indossabili come il più recente Apple Vision Pro ma anche del visore per la realtà mista Meta Quest 3 oppure dei più semplici occhiali intelligenti Meta Ray-Ban gli smartphone possono temere di sparire? Probabilmente no. Tuttavia, il mondo della tecnologia è in rapida evoluzione e fare previsioni oggi non è possibile.

Il futuro degli smartphone viene messo a rischio da visori XR e IA?

Come i tablet non sono riusciti a prendere il posto degli smartphone è difficile credere, oggi, che i visori per la realtà estesa (XR) potranno diventare lo strumento preferito dalle persone per restare connesse e comunicare. Prima di tutto lo smartphone non è ingombrante, dal momento che si può tenere in una tasca, e si può utilizzare con una mano. Oggi fa strano vedere persone che si spostano per strada indossando un Apple Vision Pro. Anche se nel tempo possiamo aspettarci il lancio di visori sempre meno grandi e pesanti, oltre che più economicamente accessibili, è difficile pensare che in futuro le persone potranno smettere di acquistare smartphone. Piuttosto, gli smartphone resteranno e si evolveranno in modi che oggi, forse, non possiamo nemmeno immaginare.

Smartphone: Praticità o IA prima di tutto?

Prendere in mano lo smartphone e ‘tappare’ con le dita sullo schermo può essere fastidioso, a volte, ma gli assistenti vocali e gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale (IA) stanno semplificando molte attività. Dalle chiamate ai messaggi passando dalla ricerca sul web. Apple Vision Pro supporta il tracciamento del movimento di occhi e mani oltre che della voce, quindi offre un tipo di interazione forse più semplice e naturale. Ma ricordiamo che i visori per la realtà estesa oggi sono piuttosto ingombranti. Gli smartphone sono tascabili, mentre un Apple Vision Pro va indossato sulla testa e pure bisogna trasportare la batteria esterna che lo alimenta. Per confronto, sono più semplici da indossare – ma consentono di fare meno cose – gli smart glasses Meta Ray-Ban Stories. Questi occhiali, per esempio, consentono di chiamare, ascoltare letture dei messaggi e inviare messaggi usando i comandi vocali.

Vi ricordate i Google Glass?

Anni prima di Meta, ricordiamo, Google ha tentato nel 2012 di lanciare sul mercato un paio di occhiali intelligenti con realtà aumentata integrata. L’azienda di Mountain View ha poi dovuto abbandonare il progetto (QUI ricapitoliamo la storia), da una parte perché i consumatori non erano forse ancora pronti per dispositivi di questo tipo ma soprattutto per l’emergere di questioni legate alla privacy. Gli occhiali, infatti, montavano fotocamere. La privacy è una questione che non va sottovalutata ed è più o meno lo stesso problema che oggi si ripresenta con l’espansione degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale.

IA come interfaccia utente per dialogare con le app

All’inizio di quest’anno abbiamo assistito al lancio di una possibile alternativa agli smartphone tradizionali, il Rabbit R1. Si tratta di un dispositivo tascabile con interfaccia utente basata sul linguaggio naturale. Nella pratica, l’utente interagisce con un assistente virtuale intelligente ed è questo ad occuparsi dell’interazione con le applicazioni utili per compiere l’attività richiesta.

Rabbit R1 – esempio di brano riprodotto da Spotify (pianetacellulare.it)

Gli smartphone avranno una vita ancora molto lunga

E’ difficile prevedere che cosa riserverà il futuro, soprattutto oggi è difficile immaginare un mondo senza smartphone. Una sola cosa è sicura: bisogna regolamentare le nuove tecnologie per evitare spiacevoli conseguenze. L’uso dell’intelligenza artificiale e di potenti strumenti come ChatGPT, Microsoft Copilot e Google Gemini vanno tenuti sotto controllo. Così come servono delle regole per l’utilizzo di visori come Apple Vision Pro perché già circolano video in cui si vedono utenti che indossano questi dispositivi mentre sono alla guida in auto. Il tempo per regolamentare queste nuove tecnologie c’è ma non bisogna aspettare troppo. L’IA è già troppo al centro delle campagne promozionali dei nuovi smartphone.

Le nuove tecnologie sarebbe meglio impiegarle prima per scopi utili alla società. I Google Glass si sono rivelati utili nell’ambito della medicina, anche in Italia durante un intervento di cardiochirurgia. I visori Meta Quest e Apple Vision potrebbero rivelarsi molto utili nello stesso ambito, ad esempio per addestrare studenti e personale di medicina attraverso simulazioni VR.

Redazione Pianetacellulare

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