SpaceX lancia i primi satelliti Starlink capaci di connettersi agli smartphone

loghi SpaceX e T-Mobile

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Nel 2022, T-Mobile e SpaceX si sono impegnate a coprire tutto il mondo con una rete di satelliti capaci di connettersi direttamente agli smartphone. Il primo passo verso questo obiettivo è stato compiuto con il lancio del primo gruppo di satelliti Starlink con funzionalità Direct to Cell.

T-Mobile, uno dei principali operatori americani, ha annunciato che il suo partner SpaceX, l’azienda aerospaziale statunitense co-fondata da Elon Musk (attuale proprietario della piattaforma X, ex Twitter), ha lanciato il razzo Falcon 9 di SpaceX con il primo gruppo di satelliti Starlink con funzionalità ‘Direct to Cell’ destinata a rendere disponibile la comunicazione via satellite sui telefoni cellulari abilitati.

Un lancio importante che segue l’annuncio congiunto di T-Mobile e SpaceX fatto nell’estate del 2022 dell’iniziativa denominata ‘Coverage Above and Beyond‘ che punta a rendere disponibile la connettività mobile ovunque negli Stati Uniti, anche in assenza delle tradizionali reti mobili. Un satellite, infatti, può coprire un’area molto più vasta rispetto ad una tradizionale antenna telefonica.

Perché non sfruttare, dunque, i satelliti per collegare gli smartphone alla rete mobile anche nelle zone dove la tradizionale rete degli operatori mobili non arriva? Per farsi un’idea, si è stimato che oggi, nonostante la diffusione delle reti wireless LTE e 5G, più di mezzo milione di miglia quadrate degli Stati Uniti, oltre a vaste distese di oceano, non sono raggiunte da rate mobile.

Perchè è importante il lancio di un servizio di comunicazione mobile via satellite?

schema di funzionamento del servizio 'Direct to Cell' di SpaceX
SpaceX – Direct to Cell – schema di funzionamento del servizio di comunicazione via satellite (pianetacellulare.it)

Sono ancora tante le località remote non raggiunte dai segnali di rete mobile tradizionale di qualsiasi provider, le cosiddette ‘zone morte‘. Aree in cui gli operatori non hanno la possibilità di installare antenne per ripetere il segnale della propria rete e garantire copertura ai propri clienti. Oppure aree in cui gli operatori potrebbero installare antenne ma non lo fanno perché lo ritengono un investimento che non vale la pena di fare.

In casi come questi, il lancio in orbita terrestre bassa di satelliti predisposti per fornire un servizio di connettività mobile via satellite può rendere possibile ai consumatori di restare connessi anche in assenza di copertura della rete mobile tradizionale.

Apple, per esempio, ha già introdotto in alcuni paesi il suo servizio “SOS emergenze via satellite“, che consente di inviare un messaggio ai numeri di servizi di emergenza in assenza di copertura di rete mobile o di segnale Wi-Fi in situazioni emergenziali. Questo servizio, tuttavia, è oggi limitato in alcune aree del mondo e ad alcuni modelli di iPhone (14+).

Sfruttando i nuovi satelliti di SpaceX lanciati in orbita e dotati della tecnologia ‘Direct to Cell’, T-Mobile punta a “mantenere i nostri clienti connessi anche nelle località più remote per una maggiore tranquillità quando ne hanno più bisogno“. E’ quanto ha riferito Mike Katz, Presidente del Marketing, Strategia e Prodotti del vettore americano. “Il lancio di oggi è un momento cruciale per questa innovativa alleanza con SpaceX e i nostri partner globali in tutto il mondo, mentre lavoriamo per rendere le zone morte un ricordo del passato”.

I satelliti SpaceX con Direct to Cell non funzioneranno solo negli Stati Uniti

Il lancio del 3 gennaio scorso è stato solo il primo di una serie di prossimi lanci di satelliti Starlink con funzionalità Direct to Cell. Il servizio fornito da SpaceX inizialmente consentirà lo scambio di messaggi di testo. Più avanti, forse già nel 2025, sarà aggiunto anche il supporto di voce e dati.

Per i consumatori sarà importante disporre di un telefono cellulare LTE dotato di modulo GPS, ormai integrato in tutti gli smartphone, e trovarsi in una zona coperta dalla rete satellitare. SpaceX ha riferito che Direct to Cell funzionerà “con i telefoni LTE esistenti ovunque tu possa vedere il cielo. Non saranno necessarie modifiche all’hardware, al firmware o app speciali.

Il servizio di Direct to Cell di SpaceX non sarà esclusivo per T-Mobile. La visione condivisa delle due aziende è quella di “fornire una copertura universale a livello globale“. Ci sono già altri dei provider wireless interessati a questo servizi, tra cui KDDI (Giappone), Optus (Australia), One NZ (Nuova Zelanda), Rogers (Canada). Maggiori informazioni si possono trovare nella pagina web ufficiale direct.starlink.com.

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