Il nuovo Codice della Strada ha imposto un nuovo adempimento per chi presta l’auto per più di un mese: i dettagli
Dal 3 novembre 2013 sono entrate in vigore delle nuove norme che riguardano la circolazione e che riguardano in special modo i casi di utilizzo della vettura da parte delle persone diverse dall’intestatario. Ad esempio i casi in cui i genitori prestano l’auto ai propri figli o i casi in cui il partner presta l’auto al proprio convivente.
Con i nuovi obblighi che sono stati introdotti con l‘articolo 94, comma 4.bis del Codice Stradale (legge 120/2010), sarà obbligatorio per l’intestatario del veicolo, far annotare sulla Carta di Circolazione tutte quelle variazioni che possono riguardare anche i nomi degli utilizzatori della vettura diversi dal proprietario. Senza questa annotazione, la legge autorizza l’utilizzo di una persona diversa ma solo per un periodo non superiore a 30 giorni.
L’obbligo, secondo quanto prevede la stessa normativa, si applica solo per gli atti posti in essere dal 3 novembre 2013, mentre non vi è alcun obbligo per chi utilizza la vettura non intestata o per coloro che non hanno l’intestazione aggiornata. La circolare n. 300/a/7812/14/106/16 del 31 ottobre scorso prevede che il prestito del mezzo debba essere solo temporaneo e che debba avvenire solo in ambito familiare.
Questo è il caso del figlio che utilizza l’auto del genitore o della moglie che utilizza la vettura intestata al marito. L’utilizzo di una vettura intestata a persone diverse dal destinatario deve essere autorizzata esplicitamente con un apposito atto da parte del proprietario che dovrà, per obbligo di legge, delegarne l’utilizzo con la annotazione ufficiale sulla carta di circolazione, che dovrà essere conservata a bordo del veicolo per essere sempre a disposizione delle autorità in caso di controlli.
Nel caso in cui il mezzo appartenga ad una azienda che lo assegna a titolo gratuito a dipendenti o collaboratori, non occorre l’annotazione sulla Carta di Circolazione, ma solo la registrazione presso la Motorizzazione Civile. Quest’obbligo non si applica invece a coloro che svolgono attività di autotrasporto a titolo autorizzativo. La norma in questione prevede anche l’applicazione di pesanti sanzioni a carico dell’inadempiente, che vanno dai 705 ai 3.526 euro, oltre al ritiro della Carta di circolazione.
Il nuovo codice della Strada che entrerà in vigore nel 2024, conterrà invece sanzioni molto più pesanti per chi guida con il telefonino in mano, Si tratta di multe che vanno dai 250 ai 1000 euro che possono arrivare anche fino a 1400 euro in caso di recidiva e la decurtazione fino a 10 punti della patente. Sarà anche introdotta la mini-sospensione della patente per chi viene sorpreso a guidare mentre parla al telefono. Se i punti rimasti sono meno di 10, la patente potrebbe essere sospesa fino a 15 giorni.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…