Portare il computer a riparare significa anche esporre il dispositivo a una possibile violazione di file e dati personali: come difendersi.
Quando si utilizza con una certa frequenza il proprio computer può capitare di dover intervenire per risolvere qualche problema. Anche questi dispositivi, infatti, possono essere colpiti da varie criticità. Il computer può spegnersi improvvisamente, oppure bloccarsi senza motivo o presentare altre anomalie che è bene far controllare (e possibilmente risolvere) da chi ne capisce di più.
Tuttavia, portare il computer in assistenza per farlo riparare significa anche lasciare libero accesso ai ‘fatti propri’, vale a dire ai file, alle foto e ai video presenti nel dispositivo.
Sia che ci si rivolga a un negozio di informatica della propria città, sia che si scelga di portare il computer in assistenza presso il servizio garantito dalla marca del proprio PC, la privacy è sempre messa a rischio. Non è detto, infatti, che i tecnici chiamati a riparare il computer siano così professionali da non guardare file e foto personali.
Un recente studio condotto dall’Università di Guelph ha fatto emergere che la maggior parte dei tecnici ha un approccio fin troppo ‘ficcanaso’. Molto spesso, infatti, i negozi di informatica richiedono l’accesso completo al dispositivo anche quando non è necessario.
In più, su 16 laptop portati in assistenza, in sei casi i tecnici hanno guardato file e dati personali dei clienti. In due di questi casi hanno addirittura copiato i contenuti su dispositivi esterni.
Chiaramente, i tecnici che si rendono responsabili di questo comportamento fanno di tutto per coprire la propria attività, in modo tale da non essere scoperti. Nella maggior parte dei casi i contenuti violati sono quelli di carattere intimo o sessuale. Purtroppo ad oggi non esiste una legge che tuteli la privacy degli utenti che portano in negozio un PC da riparare.
Un bel problema, dato che coloro che violano la privacy degli utenti possono avere accesso a tutta una serie di dati sensibili. Conversazioni e chat, ad esempio, ma anche acquisti sul web, attività sui social, foto e video, fino ad arrivare ai documenti bancari.
Cosa fare, quindi, per proteggere al meglio i propri dati personali sul PC? Il consiglio principale è quello di rivolgersi solo al servizio di assistenza ufficiale della marca del proprio computer. Se proprio si sceglie di andare in un negozio locale meglio controllare che abbia almeno recensioni confortanti.
Un’altra buona mossa consiste nell’effettuare il backup dei dati e cancellare quelli che possono essere di troppo interesse per i tecnici curiosoni. Un’operazione che può avvenire nel migliore dei modi tramite un software di cancellazione sicura. In più si può sempre chiedere al tecnico di firmare un accordo sulla privacy.
Se ci si accorge che il tecnico che ha provveduto a riparare il PC ha violato la propria privacy si può presentare un reclamo al Garante per violazione dei dati personali, oppure sporgere denuncia alle forze dell’ordine.
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