Perchè il Mar Mediterraneo è a rischio: il timore degli scienziati

Inquinamento Mar Mediterraneo

Scritto da

Marco Antonio

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Inquinamento e cambiamenti climatici stanno minacciando la salute del Mar Mediterraneo: cosa fare

Mar Mediterraneo
Mar Mediterraneo, perchè è rischio – pianetacellulare.it

Il Mar Mediterraneo, detto anche Mare Nostrum, è uno dei mari più importanti del mondo. Situato tra Africa, Asia ed Europa, rappresenta un crocevia commerciale di primaria importanza, data la sua posizione strategica e geopolitica. All’interno della regione costiera, le popolazioni che abitano questa fascia costiera hanno avuto secoli di interazioni con l’ambiente marino.

La pesca estensiva di specie iconiche, come il tonno rosso, il pesce spada del Mediterraneo, il nasello o il cefalo, e l’uso distruttivo di attrezzi da traino, hanno portato a decenni di pesca eccessiva e al degrado dell’habitat che hanno seriamente minacciato l’ecosistema marino.

Le misure da approvare e le nuove consapevolezze

Per proteggere gli ecosistemi marini e preservare la pesca nella regione, occorrerebbe approvare misure molto più incisive in grado di frenare la piaga della pesca eccessiva e della pesca non dichiarata e non regolamentata (IUU). Occorrerebbe inoltre una seria politica di tutela delle aree marine protette e delle specie e degli habitat (compresi coralli, squali, ecc.).

Gli scienziati marini hanno svolto in questi anni delle campagne in mare per studiare l’ambiente marino con l’aiuto di un robot marino e di subacquei professionisti. Aree di particolare interesse conservazionistico nel Mediterraneo riguardano le Isole Baleari, dove si trova il Parco Nazionale di Cabrera; il Canyon di Minorca e il Canale di Maiorca con i suoi importanti monti sottomarini di Ausías March, Emile Baudot e Ses Olives. Preziose sono anche le risorse da proteggere nel Mar di Alboran con le sue foreste di alghe e le barriere coralline di acqua fredda.

Mar Medterraneo a rischio
Mar Medterraneo a rischio, le specie in via di estinzione – pianetacellulare.it

I risultati di questi studi vengono poi esaminati a bordo della nave e successivamente in sede, per redigere rapporti che dimostrino l’importanza ecologica delle aree individuate e la necessità di tutelarle.

Ma negli ultimi anni con la diminuzione delle precipitazioni, si è ridotta in modo considerevole anche la quantità di nutrienti dalla terraferma al mare. Si tratta di sostanze nutrienti fondamentali per la fioritura del plancton vegetale che sta alla base della piramide alimentare. Anche le frequenti ondate di calore che si registrano durante le stagioni calde stanno avendo un impatto notevole sugli organismi marini.

Le specie marine a rischio

Soprattutto i cetacei stanno patendo gli effetti di questi cambiamenti climatici che stanno minacciando seriamente la salute del Mar Mediterraneo. Diverse specie come delfini e balene sono sempre più a rischio malnutrizione e carenza di cibo per la ridotta disponibilità di plancton. Se a tutto questo si aggiungono anche i danni derivanti dall’inquinamento di origine antropica che minaccia l’ecosistema marino, il quadro diventa ancora più a tinte fosche,

Gli scarichi industriali e agricoli, la presenza di rifiuti e plastiche e l’abbondanza delle microplastiche, rappresentano una minaccia per tutto l’ecosistema. Per questo motivo servirebbero politiche maggiormente mirate a salvaguardare l’ambiente marino ma anche una nuova cultura che promuova i comportamenti sostenibili e il rispetto per la natura, nostra fonte preziosa di benessere e di vita.

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