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AGCOM diffida Vodafone per il tethering a pagamento

L’Agcom, nell’ambito dell’attività di vigilanza sulla corretta applicazione delle norme del Regolamento UE 2015/2120, ha diffidato Vodafone per aver imposto un corrispettivo per la fruizione del servizio di connettività ad Internet da rete mobile in modalità tethering (una tantum o mensile all’interno dell’opzione Vodafone Exclusive). Secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il comportamento di Vodafone ha configurato, a tutti gli effetti, una restrizione all’utilizzo del terminale, e una limitazione della libertà dell’utente di scegliere l’apparecchio dal quale accedere ad Internet.

L’hotspot/tethering è una modalità di condivisione della connessione internet del proprio smartphone o tablet con altri dispositivi (PC, tablet o altri smartphone) in Wifi o bluetooth. E’ possibile configurare o disattivare l’hotspot nelle impostazioni del proprio smartphone o tablet. Ad esempio, attivando la modalità hotspot sullo smartphone questo puo’ diventare un punto di accesso WiFi anche per il TV o il computer di casa sfruttando la connettività mobile del telefono.

Da notare che Vodafone, presumibilmente in conseguenza di questa diffida, nelle nuove offerte disponibili dal 26 marzo 2018 ha iniziato ad includere l’hotspot gratuito anche senza che sia attivo Vodafone Exclusive, il che significa che non è piu’ un servizio aggiuntivo a pagamento. Infatti, chi attiva Vodafone Smart, Vodafone Pro, Vodafone RED o Vodafone Shake Remix ha ora l’hotspot incluso senza costi aggiuntivi, quindi è libero di condividere la connessione internet prevista dalla propria offerta con il proprio smartphone o tablet con altri device. In ogni caso, se non si ha attiva un’offerta con un bundle dati incluso, al primo collegamento ad internet vengono scalati i 6 euro previsti dalla tariffa base giornaliera (6,00 euro al giorno per ogni giorno di utilizzo).

Perchè Vodafone è stata diffidata: nell’ambito delle proprie competenze, l’Agcom aveva avviato un’attività di monitoraggio delle pratiche commerciali e degli accordi tra fornitori di servizi di accesso a internet e utenti al fine di verificare se le rispettive condizioni tecnico-economiche fossero in linea con quanto disposto dal Regolamento (UE) n. 2015/2120 in tema di neutralità della rete. Nell’ambito di questa attività, sono emerse alcune criticità in merito alla compatibilità con il Regolamento di una condotta tenuta esclusivamente da Vodafone Italia S.p.A. che prevede l’utilizzo a pagamento del dispositivo mobile in modalità tethering, mediante il pagamento di una tariffa aggiuntiva per la fruizione del servizio di accesso ad Internet da rete mobile. In pratica, gli utenti Vodafone in caso di utilizzo del tethering sono costretti a pagare – oltre a quanto corrisposto per la loro offerta comprensiva di un bundle dati – la tariffa giornaliera di connessione a internet (pari a 6,00 euro per ogni giorno di fruizione) anche consumando (in modalità tethering) traffico dati già incluso nella propria offerta. Solo gli utenti Vodafone che, in aggiunta ad un’offerta comprensiva di bundle dati, hanno sottoscritto anche l’opzione “Vodafone Exclusive" (al costo di 1,90 euro/mese) possono utilizzare il tethering senza ulteriori costi aggiuntivi. Per l’Agcom, la tecnica utilizzata dall’operatore per differenziare il traffico dati originato dal terminale mobile si basa sull’utilizzo di due differenti punti di accesso (APN) a seconda della fonte di origine del traffico, una impostazione prevista di default nelle SIM Vodafone e anche nei messaggi autoconfiguranti inviati agli utenti nel caso in cui il terminale non sia correttamente configurato. Pertanto, un utente Vodafone si ritrova automaticamente queste impostazioni, in modo che, non appena attiva il tethering e inizia a sviluppare traffico in tale modalità, viene subito applicata la tariffa base (6,00 euro al giorno per ogni giorno di utilizzo) a meno che non fosse attiva l’opzione “Vodafone Exclusive”. Al fine di acquisire un quadro completo delle pratiche in essere da parte dei restanti operatori infrastrutturati, l’Agcom ha richiesto analoghe informazioni anche alle società TIM e Wind Tre. Entrambe hanno dichiarato di non applicare costi aggiuntivi per l’utilizzo del terminale in modalità tethering.

Da notare che dal 26 marzo 2018 se si attiva un’offerta con hotspot incluso non si pagheranno piu’ i 6 euro giornalieri, anche senza aver attiva Vodafone Exclusive. Per quanto riguarda gli utenti con già attiva un’offerta prima di suddetta data, non sappiamo se l’hotspot resta a pagamento o verrà rimodulata l’offerta per includerlo.

Simone Ziggiotto

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