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Basta un Click e la tua bolletta telefonica esplode, ecco come

Avete un contratto telefonico con Tim o semplicemente una chiavetta o un modem 4G di Tim? Allora attenti, perchè vi basta navigare su web per rischiare di vedervi attivati uno dei tanti servizi di sms a pagamento alla modica cifra di 2,5 euro a messaggio !!

Passano gli anni, si evolve la tecnologia ma le truffe sui Servizi Premium restano tali e quali. Anzi, ora sono anche più subdole ed efficaci. Forse le sanzioni comminate da AgCom non sono state sufficienti a interrompere queste pratiche che oggi vengono riproposte in maniera a dir poco assurdo.

Vi raccontiamo del caso di Tim e vi dimostriamo come non sia nemmeno necessario voler attivare un servizio a pagamento ma basta semplicemente navigare su un normale sito web per vedersi attivare uno di questi servizi. E non serve nemmeno cliccare qualcosa. Basta avere la sfortuna di incrociare uno dei tanti banner attivi.

E se l’attivazione su smartphone permette la disattivazione quasi immediata per via dell’sms informativo che avvisa di questa fregatura, il rischio più grande avviene sui modem 4G dove il messaggio di notifica viene salvato dentro il modem e raramente l’utente può accorgersene.

Quello che è capitato a noi in redazione è l’evidenza di quanto anche utenti esperti possano incappare in queste problematiche.

In redazione spesso capita di doverci connettere fuori ufficio per gestire dirette o conferenze stampa. Per ovviare ai problemi di linea tipici delle sale stampa, abbiamo deciso di attivare un modem 4G con Tim, attivando il profilo Tim Professional 2.0 che ci garantiva 10 GB di navigazione a fronte di un canone di 20 euro (tralasciamo il fatto che teoricamente avremmo dovuto avere il raddoppio del bundle dati essendo già clienti Tim Impresa Semplice, situazione mai chiarita ).

Dopo qualche mese, il guaio. Navigando su Facebook durante una normale sessione per aggiornare la pagina, probabilmente a seguito di qualche pubblicità cliccata sullo stesso social network, ci siamo ritrovati con un servizio a pagamento dal costo di 2,5 euro al giorno attivato a nostra insaputa.

Il fatto grave di questa storia è che il problema è stato scoperto del tutto casualmente a distanza di diversi giorni. Senza questo imprevisto, ce ne saremmo accorti solo una volta ricevuto l’addebito della bolletta in conto corrente.

A causa di un problema di linea, infatti, abbiamo effettuato l’accesso al pannello amministratore del modem, quello che serve per resettare o riavviare da remoto il device.
Li, e solo li dentro, abbiamo scoperto che era stato attivato questo servizio e si erano nel frattempo accumulati oltre 30 sms ovvero 30 addebiti alla modifca cifra di 2,5 euro l’uno.

Una volta contattato Tim e richiesto lo storno di quanto ingiustamente addebitato, ci siamo sentiti rispondere che non solo non era possibile ottenere lo storno di questi addebiti ma nemmeno conoscere il nome dell’azienda che gestiva l’infame servizio con invito da parte dello stesso call center a fare denuncia alla polizia postale. Il tutto con il chiaro intento di far desistere l’utente alla richiesta di rimborso (per pochi euro avrebbe senso perdere ore e ore per fare una denuncia?).

L’unica cosa seria che ci è stata consigliata è stata quella di richiederelaa disattivazione di tutti i numeri a valore aggiunto, ovviamente via raccomandata o pec.

Come difendersi dalle truffe

L’unica difesa possibile contro queste truffe è disattivare fin da subito l’accesso a qualunque numerazione a pagamento.

Ogni volta che attivate una nuova sim o semplicemente cambiate operatore, il vostro numero risulta utilizzabile per accedere a qualunque tipologia di servizio, incluso i servizi a pagamento.

La prima cosa da fare in questi casi è chiamare subito il proprio operatore e richiedere la disattivazione di tutti i servizi a valore aggiunto cosi come l’accesso alle numerazioni a pagamento. Per sicurezza (e per poter in casi dimostrare il tutto), inviate la richiesta via raccomandata o pec.

E’ una richiesta che va fatta in modo esplicito non appena attivato un nuovo contratto. 

Se siete incappati in questi problemi, vi consiglio subito di chiamare il vostro operatore e richiedere indietro quanto ingiustamente addebitato. In caso di scarsa collaborazione da parte dell’operatore, inviate una richiesta tramite raccomandata inviandone copia all’AgCom oppure tramite la procedura di concilliazione online gestita dal Corecom.  

Non solo riavrete indietro i vostri soldi, ma contribuirete a segnalare questi comportamenti negativi presso l’Autority che potrebbe sanzionare gli operatori.

Redazione

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