La connessione in banda ultralarga "non è un obiettivo, ma una condizione del vivere contemporaneo" per il premier Paolo Gentiloni, che ha parlato dello sviluppo della banda ultra larga nel territorio italiano in occasione dell’inaugurazione del cantiere Open Fiber a Campli, come riportato dall’Ansa. "E’ un servizio universale, lo devono avere tutti gli italiani, tutte le realtà del nostro territorio".
Open Fiber conta di avere 500 cantieri aperti a metà 2018 per la posa della rete in fibra nelle aree bianche, ossia quelle ritenute "a fallimento di mercato" dove il player infrastrutturale si è aggiudicato entrambi i bandi Infratel aggiudicati finora. Il piano della società prevede la cablatura di 9,3 milioni di unità immobiliari in 36 mesi con un investimento di 2,65 miliardi di euro.
La società promette nelle aree Infratel una infrastruttura in fibra FTTH – collegamenti in fibra ottica fino a casa – per offrire almeno 100 Mbps. Per le case sparse è previsto invece l’utilizzo della tecnologia chiamata Fixed Wireless Access per offrire minimo 30 Mbps.
Con l’impiego della tecnologia Fixed Wireless Access Open Fiber riuscirà a garantire una velocità minima di 30 Mbps nelle ‘case sparse’ fuori del centro abitato o comunque in luoghi difficili da raggiungere tramite la fibra ottica fisica, e in parole piu’ semplici le case saranno dotate di un’antenna che riceverà il segnale per l’accesso ad internet da ripetitori che si trovano nelle vicinanze a cui arriva la fibra ottica.
Nello schema qui sotto potete vedere come Open Fiber intende rendere disponibile l’accesso alla banda ultra larga sul territorio italiano tramite tecnologia FTTH e Fixed Wireless Access.
Open Fiber – soluzioni FTTH e Fixed Wireless Access
Open Fiber ha come ostacolo solo la burocrazia: sarà necessario richiedere circa 50mila autorizzazioni per avere i permessi dagli enti pubblici coinvolti per effettuare i lavori.
Gli obiettivi di Open Fiber rispondono agli obiettivi previsti dall’ Agenda Digitale Europea e della Strategia Italiana per la banda ultra larga. "Un piano ambizioso che intende rimediare rapidamente alla carenza infrastrutturale del nostro Paese, garantendo costi competitivi e tempi di esecuzione brevi" spiega Open Fiber nel proprio sito web.
Da ricordare che Open Fiber non intende vendere servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma affitterà la rete in “wholesale” offrendo l’accesso agli operatori di mercato interessati quali Vodafone, Wind Infostrada e altri anche locali.
Per il premier Gentiloni l’accesso alla rete rete in banda ultralarga per gli italiani non è un obiettivo ma "una condizione del vivere contemporaneo, come lo è stato nel secolo scorso per il collegamento stradale, l’acqua e il gas", scrive l’Ansa, aggiungendo che il servizio "è un servizio universale e ci aiuterà a rendere i cittadini italiani tra loro più uguali, come lo è stato per tutti i servizi universali in Italia nel secolo scorso, lo stesso farà la fibra e la banda larga".
BUL, Fibra a 100 Mbps nelle aree bianche di sei Regioni con Open Fiber
Piano BUL, gli obiettivi del Governo per la banda ultralarga
Dopo l’aggiudicazione ad Open Fiber della prima gara indetta da Infratel Italia per realizzare l’infrastruttura a Banda Ultra Larga nelle aree bianche del Paese, Open Fiber e Infratel Italia hanno firmato un contratto di concessione, di durata ventennale, per la progettazione, costruzione e gestione della rete di accesso per circa 3000 comuni presenti nelle seguenti Regioni: Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Il cablaggio dei comuni avverrà per fasi, con la prima fase (comprensiva della fase pilota) che si è già conclusa con l’identificazione con Infratel dei comuni che saranno coperti. L’elenco è disponibile sul sito Infratel nell’area Bandi e Gare.