China Unicom e China Telecom: Collaborazione su 4G, risparmi per 900 milioni
China Unicom e China Telecom, rispettivamente il secondo e terzo operatore telefonico in Cina, hanno annunciato un piano di collaborazione per condividere le stazioni di rete 4G.
Il progetto prevede un investimento piuttosto pesante per realizzare 60.000 stazioni 4G in Cina oltre a 14.500 chilometri di fibra ottica.
La joint venture e la condivisione degli investimenti permetterà alle due società di risparmiare almeno 900 milioni di dollari sul fronte asset mentre la gestione condivisa dovrebbe garantire risparmi per ulteriori 45 milioni di dollari all’anno.
Le due società hanno dichiarato di non sentirsi concorrenti in un mercato cosi vasto e fortemente dominato da China Mobile che sul fronte 4G oggi detiene ben il 72% degli utenti pari a 449 milioni di clienti (837 milioni in totale tra 2G, 3G e 4G).
China Unicom, secondo operatore con 260 milioni di contratti, può contare su appena, si fa per dire, 78 milioni di clienti 4G mentre China Telecom con 96 milioni (su 206 milioni di clienti totali).
Tanto per snocciolare qualcuno numero, China Mobile, primo operatore in Cina, dispone di ben 3,5 milioni di antenne sparse in tutto l’enorme territorio cinese mentre China Telecom si ferma a sole 1,2 milioni di antenne, quasi un terzo rispetto alla rivale.
La classifica operatori mondiali al 2015
La Cina è l’unico paese a vantare più di un operatore nella top 10 mondiale per numero di clienti, tanto da piazzarne addirittura 3 tra i primi 10 della lista.
China Mobile guida la classifica con 837 milioni di contratti attivi, seguita da Vodafone con 464 milioni e l’indiana Airtel a quota 357.
Seguono poi la messicana America Movil (289 milioni), Telefonica (272 milioni), China Unicom (260 milioni), la sudafricana Mtn Group (232 milioni), la russa VimpelCom (215 milioni), la norvegese Telenor (211 milioni) e al decimo posto troviamo China Telecom con 206 milioni di clienti.
Il primo operatore italiano in classifica è Tim in 24esima posizione con 97.1 milioni di contratti attivi (tra Tim Italia e Tim Brasile oltre agli spiccoli di San Marino e Città del Vaticano).
Tencent, Baidu e Alibaba sono 3 dei 14 colossi che hanno confermato l’interesse a partecipare al colossale investimento su China Unicomm , il secondo operatore telefonico cinese, acquistando 10,9 miliardi di azioni per un controvalore di circa 11,7 miliardi di dollari.
Si tratta di una delle più grandi privatizzazioni messe in campo dalla Cina con l’obiettivo di rilanciare le infrastruttura cinesi attirando capitali privati.
I fondi ricavati da questo aumento di capitale saranno indirizzati al rinnovamento della rete 4G cinese oltre al lancio dei primi test in ottica di 5G, previsto come standard operativo a partire dal 2020.