AGCOM – l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – è intervenuta sulla riduzione da 1 mese a 28 giorni della durata delle offerte ricaricabili degli operatori TIM, Wind e Vodafone.
Il Consiglio dell’Autorità ha analizzato l’introduzione negli ultimi mesi da parte dei principali operatori di telefonia mobile – nello specifico TIM, Wind e Vodafone – di modalità di rinnovo automatico delle offerte ricaricabili ogni quattro settimane e non più mensilmente come in precedenza. Come specificato in un nostro precedente approfondimento, i pagamenti per il rinnovo di un’offerta saranno effettuati ogni 4 settimane, ossia ogni 28 giorni, che nell’arco di un anno è come dire che si va a pagare per 13 mesi, e non più 12 mesi.
L’effetto della nuova modalità di tariffazione implica un aumento medio annuo della spesa di circa il 7%.
WIND ha annunciato il passaggio al rinnovo delle offerte ogni 28 giorni e non più mensilmente dallo scorso mese di marzo, Vodafone da giugno e TIM dal 2 agosto.
Per il momento la novità riguarda i clienti che sottoscrivono una nuova offerta, e non chi ha sottoscritto un’offerta prima del cambio di modalità, ma l’intenzione degli operatori – TIM già lo ha confermato – di sicuro sarà quella di estendere la modalità a numerosi piani tariffari dell’offerta ricaricabile già sottoscritti.
Relativamente alle nuove sottoscrizioni, AGCOM – pur riconoscendo la libertà commerciale degli operatori – ha segnalato all’Autorità antitrust "gli effetti sulla concorrenza derivanti dalla concomitanza delle politiche tariffarie delineate, e in particolare gli effetti restrittivi sugli utenti di ricaricabili" si legge in una nota dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Per quanto riguarda lo specifico della rimodulazione tariffaria dell’operatore TIM rispetto ai piani già in vigore, l’Autorità non ritiene "completa l’informazione agli utenti sull’intenzione di rimodulare le offerte già sottoscritte" per dare la possibilità ai clienti di eventualmente recedere dal contratto passando ad altro operatore, senza penali o costi di disattivazione. Pertanto l’Autorità ha diffidato la Società al rispetto degli articoli 70 e 71 del codice delle comunicazioni e prorogato di 60 giorni il termine per l’esercizio del diritto di recesso senza costi.
AGCOM auspica che gli utenti possano acquisire maggiore consapevolezza sull’importanza dei cambiamenti voluti dagli operatori e avere quindi la facoltà di esercitare il diritto di recedere dal contratto (anche se, passando ad altro operatore, comunque la tariffazione sarà di 28 giorni).
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