Perché sbattersi per fare la fila in Posta quando per disdire il contratto con il proprio operatore telefonico è sufficiente una e-mail? Attenzione però, non deve essere una e-mail normale ma una PEC. Vediamo come fare.
Come presentata nel nostro precedente articolo, la PEC è la posta elettronica certificata. Servizio che sta diventando sempre più importante e comodo. Infatti, dal momento che una e-mail inviata tramite PEC equivale ad una raccomandata con ricevuta di ritorno, si rivela un sistema molto efficace per inviare contratti per attivare o disattivare servizi, per esempio della linea telefonica o di internet, oppure per ricevere comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione. Il tutto in maniera immediata, senza i consueti ritardi di Poste Italiane.
Come attivare una PEC
Attivare un indirizzo PEC è semplice, richiede pochi passaggi, come pure utilizzarlo è semplice. Tuttavia, considerata la natura del servizio ci sono delle differenze rispetto ad un indirizzo di mail normale. La prima differenza è che l’attivazione e il mantenimento di una PEC non è gratis. Inoltre, sono pochi i fornitori di indirizzi PEC, dal momento che devono essere certificati dal governo. L’elenco aggiornato si può trovare sul portale dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Il consiglio è di consultare le offerte dei vari fornitori fino a trovare quello dal miglior rapporto qualità/prezzo in base alle proprie esigenze.
Una volta scelto il fornitore e ottenuto il proprio indirizzo PEC è possibile inviare e-mail che equivalgono alla posta raccomandata A/R. Inviare questo tipo di e-mail non è diverso dal come si inviano le e-mail tradizionali, però bisogna fare attenzione al fatto che l’indirizzo del destinatario deve essere un indirizzo PEC. Dal momento che imprese e professionisti sono obbligati ad avere una PEC, come stabilito dal DL del 16 luglio 2020 (n.76), è possibile per il comune cittadino che attiva una suo indirizzo PEC comunicare con un’azienda o PA. Basta trovare l’indirizzo e-mail PEC giusto nel sito web dell’azienda da contattare.
Come disdire il contratto telefonico via PEC
Alla luce delle continue modifiche unilaterali dei contratti che gli operatori telefonici italiani, e considerando che siamo un sito web sulla telefonia, ci concentriamo sullo spiegare come sia facile inviare la disdetta del proprio contratto telefonico o di internet al proprio fornitore del servizio.
Per quanto riguarda TIM, l’operatore prevede la possibilità di esercitare il diritto di recesso cessando la linea mobile o fissa scaricando l’apposito modulo di richiesta cessazione della linea (www.tim.it/assistenza/info-consumatori/moduli) e di inviarlo tramite PEC all’indirizzo “recesso_linee_mobili[at]pec.telecomitalia.it”, allegando copia della documentazione richiesta. Allo stesso modo possono fare i clienti Vodafone: all’indirizzo web voda.it/disdettalineamobile si trova il modulo da scaricare e inviare compilato all’indirizzo PEC servizioclienti[at]vodafone.pec.it allegando copia del documento di identità dell’intestatario della linea. Per i clienti WindTre, il modulo si può trovare all’indirizzo www.windtre.it/moduli-utili e inviare all’indirizzo PEC servizioclienti159[at]pec.windtre.it.
Riguardo al cosa scrivere nella e-mail, non ha grande importanza: l’importante è allegare i documenti richiesti dall’operatore. Nel campo ‘testo’ della e-mail si potrebbe semplicemente scrivere qualcosa come “allego modulo disdetta del contratto per la linea telefonica [numero telefono] intestata a [nome intestatario linea]“. Nel caso di disdetta per modifica delle condizioni contrattuali, invece, è importante inserire nel campo ‘oggetto’ la causale suggerita dall’operatore nella comunicazione ricevuta riguardo la modifica.
Nota: per l’indirizzo mail, sostituire [pec] con il simbolo della chiocciola.
Altri usi che si possono fare della PEC
Oltre che per attivare o disdire un contratto telefonico o di internet, l’indirizzo PEC si può utilizzare anche per comunicare con la Pubblica Amministrazione. E’ possibile trovare gli indirizzi e-mail PEC aggiornati nel sito web della PA che si desidera contattare. Per esempio, è possibile inviare comunicazioni che necessitano di raccomandata A/R ad un Comune (cercare l’indirizzo corretto nel sito web del comune) o all’Agenzia delle Entrate (in questo caso l’indirizzo PEC varia su base regionale).