Nuova riforma fiscale, sanzioni meno pesanti e benefici per chi è in difficoltà

Sistema fiscale

Scritto da

Marco Antonio

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Saranno decisamente più morbide le sanzioni per chi ha evaso per situazioni di obiettiva difficoltà: ecco le novità inserite nella nuova riforma fiscale

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Fisco, le nuove regole introdotte con la nuova riforma fiscale – pianetacellulare.it

La riforma del sistema sanzionatorio approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 febbraio, renderà certamente il sistema fiscale italiano più equo sia per i cittadini privati che per le aziende. Nella riforma è contenuta la revisione e la riforma dei rapporti tra il processo penale e tributario, oltre a nuovi meccanismi attraverso i quali si potranno compensare le sanzioni già irrogate con quelle da irrogare, con la conseguente riduzione di queste ultime.

Cosa prevedono le nuove regole

Le nuove norme saranno particolarmente “premianti” per il ravvedimento operoso, cioè l’istituto giuridico finalizzato al ripristino della legalità violata in ambito amministrativo tributario. Un altro dei punti focali della nuova riforma è la revisione dei tre decreti del ’97 con i quali veniva prevista la possibilità di arresto degli evasori fiscali. E’ stato introdotto il principio di proporzionalità delle sanzioni senza modificare le pene previste dall’attuale normativa per chi pone in essere comportamenti fraudolenti o per chi omette la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Sono state anche riscritte le sanzioni in materia di tributi vari come registro, bollo, imposte ipotecarie e catastali, assicurazioni e concessioni con criteri molto più equi e proporzionali. Una riforma che sostanzialmente, come ha avuto modo di dichiarare anche il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, proseguirà quel piano che il governo intende attuare per “costruire un sistema più equo e giusto a vantaggio di cittadini e imprese“.

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Le nuove regole previste dalla nuova riforma fiscale – pianetacellulare.it

Le nuove norme renderanno il sistema sanzionatorio molto più simile a quello degli altri grandi paesi europei con la riduzione da un quinto a un terzo e con l’introduzione del principio di maggiore proporzionalità. Sono state introdotte inoltre altri casi di non punibilità emersi anche in base alle recenti pronunce giurisprudenziali, per cercare di venire incontro a quei contribuenti che non possono adempiere ai propri oneri fiscali per cause di forza maggiore.

Proprio per questa ragione sono stati introdotti piani di rateizzazione molto più lunghi e flessibili, che prevederanno sanzioni e gli interessi saranno sostanzialmente defalcati. Mano dura invece per coloro che pongono in essere atti fraudolenti, per chi simula o omette atti per pagare meno, danneggiando il fisco.

Il fisco sarà più intransigente nei confronti dei recidivi

Il principio guida della nuova riforma è quello di venire incontro ai contribuenti onesti e non a coloro che “fanno i furbi”. Pertanto si tratta di una riforma che da un lato ammorbidisce le sanzioni rispetto alle rigidità attuali, dall’altro punisce ancora più severamente i “recidivi”.

In base al nuovo schema, quando la sproporzione tra violazione e sanzione è manifesta, la sanzione viene ridotta fino a un quarto, ma se la violazione commessa viene ritenuta molto grave, la sanzione fissa viene aumentata. Il decreto, infatti, prevede che per chi incorre in analoga violazione nell’arco di tre anni, la sanzione può essere addirittura raddoppiata. Se invece il contribuente commette una violazione direttamente causata dall’incertezza normativa oggettiva, non sarà punibile per i 60 giorni successivi alle indicazioni dell’Amministrazione Finanziaria.

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