Nokia esce trionfante da una disputa legale di lunga data che la vedeva contro Samsung in una battaglia per rivendicare licenze di tecnologie wireless. Anche se Nokia è uscita vincitrice e vedrà aumentare i profitti grazie all’accordo, gli investitori sono comunque insoddisfatti per le false promesse fatte da Nokia.
La società finlandese ha annunciato di aver risolto una disputa con Samsung per la concessione di licenze delle sue tecnologie, incrementando i soldi nelle tasche della società finlandese di centinaia di milioni di euro semplicemente per avere la proprietà intellettuale di tecnologie usate da Samsung nei suoi telefoni. L’unità di Nokia che gestisce i brevetti, Nokia Technologies, dice che si aspetta un incremento del fatturato a circa 1,02 miliardi di euro nel 2015 dopo l’accordo, con 1.3 miliardi di dollari negli anni dal 2016 al 2018.
Questo non è pero’ sufficiente a soddisfare gli investitori. Anche se l’accordo va ad aumentare il run-rate di Nokia da 578 milioni di euro nel 2014 a circa 800 milioni di euro, gli analisti avevano previsto un valore di 900 milioni di euro. L’analista Juha Varis di Danske Capitale ha spiegato che l’azienda non è in grado di soddisfare l’aspettativa che il suo portafoglio di brevetti possa generare piu’ profitto di quello della rivale Ericsson.
Di conseguenza, il valore delle azioni di Nokia sono scese del 10 per cento dopo la notizia, con un analista della banca svedese Nordea che ha dichiarato a Reuters:
"Sono state create aspettative che Nokia con il suo portafoglio di brevetti avrebbe potuto fare più soldi di quanti ne potesse fare Ericsson. Questo non si è pero’ verificato. Saranno riviste le stime… " .
Ericsson, che nel frattempo ha firmato un accordo di licenza con Apple, ha un run-rate di 1,2 miliardi di euro.
Nokia dice che ha speso più di 50 miliardi di euro per la ricerca e sviluppo nel corso degli ultimi due decenni, riuscendo a raccogliere circa 30.000 singoli brevetti nel periodo.
Gli investitori sono poco fiduciosi, ma è il periodo che non è dei migliori per la società finlandese, come ricorda The Verge: Nokia sta cercando di risistemare il proprio business di telecomunicazioni e apparecchiature di rete. Nel 2013, ha venduto la sua attività Dispositivi e Servizi a Microsoft, e l’anno scorso ha negoziato l’acquisizione della società di telecomunicazioni francese Alcatel-Lucent. Gli investitori, però, temono che l’accordo possa causare problemi per Nokia nel momento in cui cercherà di integrare le due società. Nokia, nel frattempo, ha un contenzioso in corso con LG.
Per il futuro, quindi, Nokia spera che il valore del suo portafoglio di brevetti aumenterà nei prossimi anni, sia grazie al contenzioso in corso con LG che dovrebbe chiudersi in maniera simile a quello appena chiuso con Samsung, sia perchè la società spera di concludere un accordo di licenza con Apple.
La fusione con Alcatel costa 15 mila posti di lavoro
La fusione con Alcatel Lucent comporterà per Nokia un netto taglio della forza lavoro che a livello mondiale riguarderà ben 15 mila dipendenti. Si tratta della riduzione più massiccia effettuata da Nokia dopo l’inizio della crisi.
Il taglio in Europa dovrebbe attestarsi intorno ai 4000 dipendenti mentre 219 su circa 1400 saranno i posti cancellati in Italia. Nokia attualmente ha un organico complessivo stimato in 34 mila dipendenti. La fusione richiede una razionalizzazione dell’organizzazione con tagli pesanti che dovrebbero consentire a Nokia di recuperae 900 milioni di costi.
In precedenza Microsoft aveva operato un taglio analogo sui dipendenti Nokia dopo l’acquisizione del comparto Mobile.