Il nuovo test che riconosce con certezza lo sviluppo dell’Alzheimer

Sviluppo dell'Alzheimer

Scritto da

Andrea Giove

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L’insorgere dell’Alzheimer potrà essere scoperto con maggiore certezza grazie a un nuovo test scientifico. Esso è in grado di scoprire la malattia 9 volte su 10. Quale esame sarà possibile fare? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

La malattia dell’Alzheimer è tristemente nota a tutti per i suoi effetti sulle persone anziane. Con il passare del tempo e degli anni, infatti, alcune persone vengono “sorprese” da questa forma di demenza degenerativa. A lungo andare essa potrà portare a una situazione totalmente invalidante. Gli esordi della malattia degenerativa, però, potrebbero insorgere ben prima dell’età presenile.

Nel mondo oltre 30 milioni di persone soffrono di questo grave disturbo legato alla perdita di memoria. Il declino cognitivo di una persona, però, d’ora in avanti potrà essere scoperto con una certezza quasi assoluta grazie a un semplice test scientifico. Di cosa si tratta? Nei prossimi paragrafi ti daremo tutte le informazioni dettagliate in merito a questo progresso della scienza.

Il nuovo test sull’Alzheimer scopre l’insorgere della malattia nel 90% dei casi: i dettagli

Test Alzheimer
Il nuovo test per scoprire lo sviluppo della malattia dell’Alzheimer (pianetacellulare.it)

Potrebbe sembrare strano, ma con un semplice e banale esame del sangue sarà possibile scoprire con una precisione pari al 90% se i problemi cognitivi palesati siano da attribuire all’insorgere della malattia dell’Alzheimer.

Il test prende in considerazioni alcuni precisi marcatori sanguigni ed è in grado di fornire una diagnosi davvero molto probabile.

Il marcatore chiave per rilevare l’insorgere della malattia è dato dalla quantità di tau 217 fosforilata (p-tau217). Nell’ultimo periodo in Svezia sono stati analizzati i dati scientifici su oltre 1.200 pazienti. La quantità di tau 217 fosforilata (p-tau217) è stata messa “sotto torchio” per capire la diagnosi precoce di questa malattia.

Gli ulteriori dettagli

L’aspetto molto importante di questa scoperta scientifica è dato dal fatto che sarà possibile individuare la malattia in uno stato precoce, potendo intervenire con lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di bloccare il declino cognitivo di un paziente.

L’introduzione di questo test p-tau217 come strumento preventivo, quindi, rappresenta una vera e propria rivoluzione in questo ambito. Una speranza per tante persone affette da Alzheimer o a rischio di contrarre tale malattia degenerativa.

Il dottor Sebastian Palmqvist dell’Università di Lund ha spiegato con questi termini il metodo utilizzato in questo nuovo test scientifico: “Gli aumenti delle concentrazioni nel sangue sono notevoli nella malattia. Questo indica che stiamo misurando il danno neuronale causato dalla tau in una fase molto precoce. La presenza simultanea dei grovigli amiloidici e tau è un segno distintivo della malattia“.

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