Saper riconoscere un ragno violino e la sua eventuale puntura è fondamentale per evitare rischi gravi per la propria salute. Di seguito, ti indichiamo come riconoscere l’eventuale presenza di questo ragno e come proteggersi al meglio dal suo morso. Ecco tutti i dettagli in merito.
Nell’ultimo periodo si è diffusa una nuova preoccupazione in seguito ad alcune notizie riguardanti i danni provocati dalla puntura del ragno violino. Innanzitutto, “conosciamo” questo aracnide che sta seminando il panico nell’ultimo periodo.
Il ragno violino è il nome comune per definire il Loxosceles Rufescens, vale a dire un aracnide di dimensioni non troppo grandi diffuso in varie parti del mondo. Si tratta di uno dei ragni più pericolosi presenti nel Vecchio Continente e, dunque, anche in Italia, stando al parere degli esperti.
Il suo nome è questo, dal momento che è caratterizzato dalla presenza di una macchia a forma di violino sul suo dorso. Le dimensioni di questo aracnide sono le seguenti: corpo grande al massimo 10 millimetri e aperture delle zampe al massimo di 5 centimetri. Un ragno, dunque, non troppo grande. Anche questo aspetto sottolinea quanto sia complicato riconoscerlo.
Il colore di questo aracnide, inoltre, è tendente al marrone scuro, ma può essere anche maggiormente giallo. le sue zampe, inoltre, sono lunghe e molto più sottili degli altri ragni. L’assenza di pelo è un’altra caratteristica tipica del ragno violino.
Una cosa importante da considerare, però, è che tale aracnide non attaccherà mai l’uomo se non minacciato o disturbato. La sua tendenza, quindi, è quella di restare nascosto di giorno e di uscire solo di notte alla ricerca di insetti da mangiare.
Morderà l’uomo, quindi, solo nel caso in cui dovesse essere disturbato o dovesse sentirsi minacciato. Può spesso trovare riparo all’interno delle case, delle cantine o delle soffitte.
Il ragno violino potrebbe causare effetti “pesanti” sull’uomo. In caso di morso, infatti, sulla zona interessata potrebbero svilupparsi ulcere necrotiche. La guarigione, nei casi più gravi, potrebbe essere parecchia lunga e durare anche diverse settimane. Inoltre, resterà sempre una cicatrice permanente.
Nei casi più gravi, poi, il veleno potrebbe causare sintomi come febbre, nausea, stanchezza cronica e, più di rado, anche una insufficienza renale.
Per evitare qualsiasi rischio, sarà fondamentale mantenere puliti i vari ambienti domestici e fare spesso ordine nella varie stanze. Inoltre, sarebbe meglio chiudere eventuali crepe nei muri e scuotere sempre i vestiti e le lenzuola prima dell’uso.
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