La paura dei giapponesi di dover affrontare le conseguenze di un possibile terremoto devastante, definito in gergo Big One, sale sempre di più. Nel Paese del Sol Levante la popolazione sta facendo scorte di cibo, nel caso in cui dovesse succedere qualcosa di grave. Ecco tutti i dettagli in merito.
La scossa di terremoto di magnitudo 7.1 dello scorso 8 agosto ha messo paura al Giappone. Il sisma si è registrato nella regione del Kyushu, situata nella parte occidentale a Sud del Paese del Sol Levante.
Non è stato l’unico evento sismico di grande rilevanza in Giappone nel corso degli ultimi giorni. 48 ore fa, infatti, nell’Hokkaido si è registrata un’altra fortissima scossa di analoga intensità rispetto a quella appena menzionata. Gli esperti hanno ribadito che essa non è assolutamente collegabile all’allerta nazionale data dalle autorità.
Ciò, però, non è bastato per frenare l’ansia che sta assalendo i giapponesi nel corso delle ultime ore. La popolazione, infatti, in molte zone del Paese sta – nel vero senso della parola – prendendo d’assalto i vari supermercati per fare scorte di cibo.
In Giappone, infatti, si teme con sempre maggiore insistenza l’arrivo del Big One, un terremoto di magnitudo esagerata in grado di mettere in ginocchio l’intero Paese.
Ansia da terremoto, i giapponesi temono il Big One: è corsa alle scorte di cibo
Le autorità del Giappone stanno cercando di tranquillizzare, per quanto possibile, la popolazione. Inoltre, sono stati fatti numerosissimi appelli atti a evitare l’accumulo immotivato di cibo.
L’appello, però, non è stato accolto da tutti. C’è anche chi ha fatto richiesta di un kit generale in merito a ogni bene di prima necessità in caso di arrivo del Big One. In un supermercato di Tokyo, inoltre, gli addetti hanno fatto sapere che molti prodotti sono terminati, scusandosi con la clientela per mezzo di alcuni cartelli affissi fuori.
Il premier resta in Giappone: il motivo
Il premier giapponese Fumio Kishida ha annullato un viaggio in Asia centrale previsto da tempo. Queste sono state le sue parole a riguardo: “In qualità di primo ministro, con la massima responsabilità per la gestione delle crisi, ho deciso che resterò in Giappone per almeno una settimana“.
Un aspetto che, invece che tranquillizzare, ha fatto aumentare ancora di più l’ansia nella popolazione.
Nei giorni scorsi alcuni scienziati giapponesi hanno avvisato che Big One potrebbe arrivare in Giappone e provocare oltre 300mila vittime. Un annuncio che sta destabilizzando la popolazione, nonostante l’Agenzia metereologica giapponese che ha lanciato la notizia, non ha reso evidente se il tutto possa essere imminente o meno.
Sono in molti, però, a essere scettici sulla veridicità di questo annuncio e a non temere il terremoto.