C’è un falso mito legato all’utilizzo del condizionatore in funzione deumidificatore. Quale? Nelle prossime righe ti daremo tutte le delucidazioni, in modo tale che tu possa ridurre i consumi e risparmiare sulla prossima bolletta. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Nei mesi caldi dell’anno avere uno o più condizionatori in casa permetterà a tutti di affrontare il periodo con maggiore serenità e benessere. L’aspetto da tenere bene in considerazione, però, è legato anche a una questione prettamente economica.
L’acquisto e il montaggio dei condizionatori ha un costo iniziale non proprio alla portata di tutti. Inoltre, sarà necessario stare bene attenti ai consumi. Nelle prossime righe, però, proveremo a sfatare un luogo comune sbagliato sull’utilizzo del condizionatore in modalità deumidificatore.
Questa funzionalità permette di attivare il dispositivo in modo diverso rispetto al classico raffrescamento. In pratica, la deumidificazione è un’opzione interessante da sfruttare per ridurre il tasso di umidità all’interno dell’abitazione e per garantire un’aria maggiormente respirabile.
In modalità deumidificatore, il climatizzatore raffredda le serpentine interne. L’umidità presente nell’aria si condensa e viene, quindi, scaricata – per l’appunto – come acqua di condensa.
Il vantaggio principale dell’uso del condizionatore con questa modalità è legato a una migliore qualità dell’aria. Inoltre, la sensazione di freschezza nell’ambiente domestico rimarrà più a lungo e si correrà meno il rischio di avere la presenza di muffa e polvere sulle pareti alla lunga.
C’è, però, un aspetto che dovrebbe essere conosciuto da tutti nel caso in cui si scelga di utilizzare spesso il condizionatore con questa modalità. La funzione deumidificatore, a differenza di quanto si possa credere, ha consumi maggiore rispetto a un utilizzo – per così dire – “normale” del condizionatore.
Sono in molti a credere che la deumidificazione possa incidere meno sulla bolletta, ma in realtà non è così. Questo è il falso mito che vogliamo spiegare in questo testo.
Sul libretto di istruzione di ogni condizionatore è spiegato bene il perché la modalità raffrescamento abbia consumi minori rispetto alla deumidificazione. La modalità eco, infatti, non è presente con questa modalità.
Nella funzione deumidificatore, il condizionatore ha necessità di erogare molto più gas refrigerante all’interno dell’evaporatore per raccogliere l’umidità dell’ambiente. In tal caso, quindi, consumerà di più rispetto alla modalità raffrescamento.
Dovrai, dunque, valutare bene quando attivare la modalità di deumidificazione e quando, invece, basterà tenere acceso in modo “normale” il dispositivo.
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