Samsung sembra voler prendere spunto da Apple nel bene e nel male. Stavolta forse più nel male penseranno gli utenti.
Se ti chiedessero a bruciapelo qual è la differenza sostanziale tra uno smartphone di Apple e uno dei tanti smartphone Android la tua risposta potrebbe essere che l’ecosistema creato da Apple è un ecosistema chiuso mentre invece su Android si può fare ciò che si vuole. Il che è vero solo se non hai per le mani uno smartphone Samsung Galaxy. I nuovi sistemi di protezione che il colosso coreano ha inserito nella sua versione di Android 14 assomigliano molto da vicino a quello che Apple fa già da molto tempo.
Come accennavamo prima, a partire da One UI 6, ovvero la versione Samsung di Android 14, il colosso coreano ha inserito un sistema di protezione che aveva, almeno sulla carta, lo scopo principale di proteggere gli utenti da minacce come malware oppure da attacchi portati attraverso le prese USB dei luoghi pubblici.
Samsung fa da tempo della protezione dei propri utenti e dei loro dati personali un suo cavallo di battaglia. Basta guardare a quello che succede ogni volta che i device si aggiornano: sotto il logo Samsung viene sempre ribadito che è attivo il sistema Knox. Ma adesso, con One UI 6.1.1, la società è andata un gradino oltre. Il nuovo blocco automatico protegge anche dalla installazione attraverso il sideloading o da fonti non verificate.
Le app sono per gli smartphone, come i software per i pc, fondamentali per dare uno scopo ai soldi spesi per acquistarli. Trovarsi improvvisamente a non poter più installare ciò che si vuole dalla fonte che si vuole potrebbe sembrare una inutile ingerenza. E tra l’altro, qualcuno già mormora, è di nuovo qualcosa che Apple fa da tantissimo tempo.
Il sistema che si trova all’interno di One UI 6 1.1 si mette tra l’altro di traverso rispetto a quello che c’è di default dentro Android e ne supera le istruzioni, se per caso hai tolto la spunta alla protezione che il sistema del robottino comunque mette in atto. Per gli utenti poco accorti potrebbe essere un modo per salvare i propri dati e il proprio smartphone da quelle app malevole che fingono di essere utili ma poi non lo sono ma c’è tutta una parte di utenti Android che ha scelto proprio il robottino per poter avere sullo smartphone ciò che preferisce, sapendo muoversi anche tra le app che potrebbero essere pericolose.
L’unico lato positivo di tutta la faccenda è che la protezione può essere disabilitata. Per rendere però la scelta complessa Samsung ha inserito il blocco dell’installazione di app da fonti non autorizzate nella stessa sezione in cui si trovano già i sistemi di blocco dei malware e quelli dei tentativi di intrusione attraverso USB.
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