Queste app stanno per sparire da Play Store

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Scritto da

Valeria Poropat

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Google ha deciso di fare una profonda opera di pulizia all’interno del Play Store e comincerà a cancellare un po’ di app inutili.

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Google fa pulizia (pianetacellulare.it)

Il Play Store delle app Android è pieno di cose da scaricare. Ma Google ha deciso di dare uno sguardo ravvicinato a quello che offre ai suoi utenti e di cominciare a cancellare le app che non raggiungono il minimo sindacale di utilità.

Già nel 2020 la società aveva deciso di dare una ripulita e in quell’occasione erano scomparse almeno due app da milioni di installazioni ma che non avevano una reale utilità per tutti. Quali sono i criteri con cui verranno rimosse le app stavolta? Che cosa potrebbe scomparire?

Via dal Play Store le app senza contenuto o instabili

Per garantire ai propri utenti una esperienza che sia piacevole, Google ha preso la decisione di andare a guardare alle app che offre sul Play Store. Quelle che non rispetteranno alcuni requisiti specifici verranno semplicemente cancellate. A partire dal prossimo 31 agosto verranno aggiornate le policy riguardo lo spam e la funzionalità minima delle app sullo Store.

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Parte la pulizia sul Play Store (pianetacellulare.it)

L’aggiornamento porterà alla cancellazione per esempio di quelle che non si caricano una volta che sono state scaricate sullo smartphone, di quelle che sono instabili e che quindi provocano la chiusura forzata, di quelle che hanno un funzionamento non consono alla descrizione di quello che dovrebbero fare e quelle che semplicemente si bloccano.

Una operazione di pulizia che quindi dovrebbe aiutare anche gli utenti ad evitare di scaricare software inutili. In generale verranno poi valutate negativamente le app che non danno nulla all’utente in termini di esperienza. Ed è questa seconda grande categoria di app inutili che potrebbe portare alla pulizia più approfondita. Perché per esempio le app che non fanno nulla sono quelle che contengono uno o due wallpaper per lo smartphone, come pure quelle che fanno una cosa sola: per esempio aprire i PDF e niente altro.

È una questione di sicurezza

Lo scopo del ripulisti che Google ha intenzione di fare sul Play Store con la nuova policy è ovviamente quello di permettere agli utenti di essere più al sicuro quando scaricano qualcosa. Perché tante volte, ed è capitato a tutti, scarichiamo un’app, quell’app non funziona e passiamo a cercarne un’altra che dovrebbe fare ciò di cui abbiamo bisogno.

Ma l’app che abbiamo scaricato e non funziona rimane lì a occupare spazio. In alcune circostanze, oltre ad occupare spazio, quell’app non è altro che un cavallo di Troia che qualche criminale informatico sta cercando di utilizzare per disseminare poi malware all’interno del nostro device e sui device delle persone a noi collegate.

Si tratta quindi in fondo di una questione di protezione da eventuali attori malevoli, che potrebbero utilizzare delle app interessanti ma pressoché inutili per poi fare il proprio comodo sugli smartphone. La pulizia del Play Store serve anche, guardando alla questione da una prospettiva diversa, a far brillare lo store Android rispetto a quello di Apple e rispetto a tutti gli altri possibili competitor.

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