Google Translate ha appena ricevuto un aggiornamento con oltre 100 nuovi idiomi. Tra questi siculo, tibetano e portoghese di Portogallo.
Da quando è stato introdotto il servizio, Google Translate è uno dei più utilizzati in tutto il mondo. Anche se ovviamente non sostituisce una conoscenza diretta delle lingue straniere, il traduttore sempre a portata di mano può di certo salvarti da più di qualche figuraccia e permetterti quindi di muoverti un po’ più liberamente.
Il traduttore è anche spesso utilizzato come ausilio proprio da parte di chi sta studiando le lingue straniere. Occorre prendere con le molle la qualità dell’output ma in generale, con frasi brevi e non troppo complesse, i risultati sono affidabili. E ora lo sono anche in oltre 100 nuove lingue. Tra queste lingue Il siculo.
Google Translate per Montalbano e Goldoni
Di certo sembra strano vedere nella lista che sul sito di Google Translate indica le oltre 100 nuove lingue che sono supportate nella traduzione da e verso anche il veneziano e il siciliano accanto al tibetano, al creolo delle Seychelles, la lingua del Punjab, il portoghese del Portogallo, l’occitano e la lingua delle isole Marshall nonché il creolo delle Mauritius. Nel post sul blog ufficiale che accompagna l’annuncio, la spiegazione di come sia possibile questo arricchimento che così copre altri 614 milioni di persone nel mondo.
A poter permettere l’aggiornamento il sistema Palm 2, Il large language model sorretto dall’intelligenza artificiale. Palm 2 è, si legge ancora sul sito ufficiale di Google, un nuovo modello linguistico generativo che lavora bene negli aspetti di ragionamento, coding e nel multilingua. Particolarmente interessante l’esempio che viene fatto riguardo la possibilità che l’intelligenza artificiale riconosca di aver fatto una traduzione di qualcosa che in realtà non andrebbe tradotto, perché si tratta di un proverbio o di un idioma.
La domanda che però ci sentiamo di porci, e a cui risponde un altro paragrafo dell’annuncio ufficiale, è perché siano state scelte alcune lingue, tra cui il dialetto siciliano e il veneziano, come ultimi arrivati all’interno di Google Traduttore.
Come Google sceglie le lingue di Google Translate?
Nel momento in cui si pensa a Google Translate la prima cosa che viene in mente è la lingua inglese. E deve essere stato forse abbastanza facile scegliere di inserire questa lingua, insieme alle più parlate del mondo, tra quelle con cui è possibile lavorare all’interno di Google Translate.
Ma esaurite le lingue più parlate come si fa a scegliere poi quali altre lingue vanno aggiunte? L’ultimo paragrafo dell’annuncio parla di come lo scopo sia quello di dare a sempre più persone strumenti per interagire ma spiega anche come molte lingue “non hanno una forma standard ed è impossibile quindi prendere la varietà giusta“. Per questo motivo “il nostro approccio è stato quello di dare priorità alle varietà più comunemente utilizzate di ciascuna lingua“.
L’esempio che viene fatto è con la lingua romani che è stata modellata sulla varietà meridionale, tenendo però conto anche di alcune influenze della varietà balcanica e di quella settentrionale. Questo significa che anche per quello che riguarda il siciliano difficilmente ci saranno traduzioni perfette che possano soddisfare tutti ma è comunque un modo per portare l’attenzione su quelle lingue che forse non saranno le più diffuse ma per qualcuno sono la lingua del cuore.