Google Vid sarà una nuova app all’interno della suite di Google Workspace. Per ora è in fase di test ma cosa dovremmo farci?
Tra le novità più recenti che sono apparse, per ora a un numero ristretto di utenti, c’è Google Vid dentro Google Workspace. Si tratta, e questo è facilmente intuibile, di un nuovo servizio che sfrutta l’intelligenza artificiale per aiutare, questa è la parola chiave secondo Google, gli utenti nella creazione di un particolare tipo di contenuti. Qualcuno lo ha già provato e non ne è rimasto molto entusiasta. Vediamo però di che si tratta prima di trarre conclusioni.
Google Vid, video e presentazioni a portata di click
La prima volta che si è sentito parlare di Google Vid è stato nel mese di aprile in un post sul blog ufficiale di Google che raccontava alcuni cambiamenti all’interno della grande suite di app e servizi offerti dalla società. Accanto per esempio alla traduzione automatica all’interno delle chat di Meet e a una organizzazione migliore delle informazioni all’interno di Google Documenti e Fogli era stata annunciata la nuova app denominata Google Vid.
“Un’app per il lavoro di creazione di video con intelligenza artificiale“. Un po’ una sorta di assistente per creare video e presentazioni anche se non si ha particolare destrezza o uno spiccato senso estetico. L’app genera uno storyboard, si leggeva nell’annuncio, che mette insieme una prima stesura che poi può essere modificata a piacimento. Addirittura vengono fornite voci sintetiche da utilizzare come voce narrante.
Che Google stia continuando a spingere sulla intelligenza artificiale da infilare in ognuna delle app e dei servizi che offre agli utenti non è qualcosa che stupisce. Ma oltre a chiedersi quanto effettivamente questa nuova app possa aiutare a creare videopresentazioni credibili possiamo intanto affidarci ai commenti di qualcuno che ha potuto toccare con mano il nuovo servizio.
“È talmente brutta da far ridere”
Tra i primi a poter mettere mano al nuovo servizio offerto con Google Vid è stato Artem Russakovskii di Android Police. Un aspetto positivo che vale la pena notare è che la società, sempre nel famoso annuncio di aprile, aveva detto che avrebbe iniziato il rollout a giugno e tanto è stato. Ma come si comporta questa prima versione di Google Vid? Russakovskii ha provato a produrre una presentazione per APKMirror e ha registrato il risultato. Il suo messaggio, affidato al social che una volta era dell’uccellino azzurro, sottolinea innanzitutto che non è stato editato in alcun modo e che “è brutta da far ridere, ovviamente, ma di nuovo, non ci sono state modifiche o documentazione come input”.
Here’s a presentation it generated with a simple prompt to make a presentation about APKMirror. I didn’t edit it in any way, just hit Generate and Share.
It’s comically bad, of course, but again, no edits and no input documentation.https://t.co/GDQBwgpV5I pic.twitter.com/XfW7JWgvcW
— Artem Russakovskii (@ArtemR) June 27, 2024
Come per tante cose generate dall’intelligenza artificiale, per riuscire a valutare quanto questa presentazione sia naif e brutta occorre sapere come si fa una buona presentazione. Un aspetto che per esempio l’intelligenza artificiale non sembra aver assolutamente tenuto in considerazione è lo scorrimento delle varie slide con il ritmo del pezzo musicale scelto, né tantomeno la scelta della musichetta che sembra forse più adatta a un parco giochi che non a una società che si occupa di App. Google Vid non può che migliorare, ma, ed è giusto ricordarlo, si tratta di uno strumento che può aiutare ma non sostituire l’apporto umano e soprattutto l’apporto di persone esperte.