YouTube Premium, come cambia l’abbonamento

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Scritto da

Valeria Poropat

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YouTube Premium, la versione della piattaforma in abbonamento, prepara una serie di novità per stuzzicare gli utenti e aumentare il fatturato.

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Come sarà il prossimo abbonamento ?(pianetacellulare.it)

Oltre a cercare in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote a quelle società che producono adblocker o browser che impediscono la riproduzione forsennata di spot pubblicitari, Google sta anche cercando di convincere un numero crescente di utenti a pagare per YouTube Premium. Nel passato recente l’abbonamento, che per prima cosa elimina la pubblicità, ha aggiunto alcune funzioni decisamente interessanti come per esempio la possibilità di guardare gli short della stessa modalità picture in picture che si ha con i video in formato tradizionale. Ma oltre ad aggiungere servizi, la società starebbe anche pensando di rimodulare l’abbonamento in maniera tale da moltiplicare gli utenti.

Più opzioni per YouTube Premium

A parlarne Hazel, community manager che sul sito support.google nella sezione dedicata proprio a YouTube ha fatto una serie di annunci. Tra questi il recap delle funzioni che ora sono dedicate agli utenti Premium, la promessa di una esperienza di download migliore, di una esperienza di visione migliore e anche controlli “più accessibili“.

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E se aumentasse ancora? (pianetacellulare.it)

Qualcosa che nella pratica significa che la società sta cercando di rendere più facile la gestione dei contenuti e del proprio abbonamento. L’ultimo paragrafo parla di “portare ai membri più opzioni riguardo i piani”. Attraverso innanzitutto l’espansione in un numero maggiore di Paesi del mondo ma anche altri “nuovi piani” e “modi per condividere i benefici con gli amici”. Al momento YouTube Premium esiste in tre versioni, per gli individui, per i nuclei familiari e per gli studenti. Che cosa esattamente potrebbe essere reso condivisibile non è stato specificato. Non è però una tattica del tutto nuova.

Quello che gli utenti vorrebbero

Anche YouTube, come tutto ciò che fa parte dell’ecosistema di Google, sta ricevendo iniezioni progressive di intelligenza artificiale. Servizi che dovrebbero essere d’aiuto nella visione della società, ma è effettivamente l’intelligenza artificiale ovunque quello che gli utenti vogliono? Quanto è utile una funzione che, attraverso l’intelligenza artificiale, salta pezzi di un video per raggiungere quelli che sono considerati i momenti salienti?

E quanto può essere utile utile l’abilità di scaricare mucchietti di short per poi guardarli offline? A giudicare dai commenti di tanti utenti online non è l’intelligenza artificiale quello che gli utenti vorrebbero. Per esempio c’è chi vorrebbe che l’abbonamento fosse unico per tutti i servizi di Google e magari permetta di avere non solo YouTube senza pubblicità ma magari un po’ più di spazio dentro Google Workspace.

Un’altra opzione è quella di chi vorrebbe avere modo di decidere quali servizi avere ed escludere le parti di YouTube che non interessano. Da ultimo c’è chi invece teme che tutte queste aggiunte e i nuovi servizi che potrebbero o meno essere condivisibili con altri utenti porteranno a una situazione che è già stata vista e sperimentata per esempio con Amazon Prime, che ha trasformato il suo unico abbonamento senza pubblicità in una versione base con spot pubblicitari creando un secondo livello più costoso in cui la pubblicità sparisce.

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