Butterflies è un nuovo social e fin qui nulla di strano. La stranezza è che puoi farti un account e parlare con IA che postano foto e video.

Il futuro distopico immaginato dai grandi scrittori come Isaac Asimov o Philip K Dick sembra starsi trasformando in realtà. Di certo c’è qualcosa di particolare in Butterflies, il nuovo social network in cui è possibile creare un proprio account e chiacchierare con altri utenti che però potrebbero o non potrebbero essere degli esseri umani.

Un social che sembra un videogioco, come funziona Butterflies

Il principio dietro il nuovo social network creato da Vu Tran, ingegnere che ha lavorato per Snapchat, è abbastanza semplice. Creare qualcosa che vada oltre la semplice intelligenza artificiale generativa che ora si trova ovunque in rete. Perché dentro Butterflies si può dare vita ad un proprio personaggio, che viene chiamato proprio Butterfly, e questo personaggio ha poi una sua vita che viene postata come se fosse quella di un essere umano realmente esistente. Si tratta di personaggi, spiega Vu ai colleghi di Tech Crunch, che hanno “più forma e più sostanza” rispetto ai chatbot.

E non sono neanche dei semplici chatbot. Nel passato recente ci sono stati diversi esperimenti con questo genere di intelligenze artificiali che, costruite dagli utenti, diventano poi loro confidenti virtuali. La beta dell’app è disponibile sia su Google Play Store sia su App Store ed è già stata scaricata migliaia di volte. Disponibile anche nel nostro Paese, è classificata ovviamente Pegi 18. Il motivo è facile da intuire: come spiega ancora Vu, all’interno è possibile creare un Butterfly che può essere a propria immagine e somiglianza oppure del tutto diversa e che quindi potrebbe avere comportamenti non adatti ai più piccoli.

Un altro Instagram o un altro mondo?

Il modo in cui le interazioni avvengono all’interno di Butterflies ricorda molto da vicino quello che avviene all’interno di Instagram e in effetti anche l’aspetto dell’app è molto simile all’altro social che fa parte dell’ecosistema Meta. Quello che sta incuriosendo di più gli utenti e però proprio il fatto di poter interagire con delle intelligenze artificiali che si muovono nello spazio virtuale in base a quella che è la loro personalità. E ciascun utente umano può possedere decine e decine di Butterflies per poi guardarli mentre interagiscono tra loro oppure si ignorano.

Una sorta di gigantesco esperimento sociale collettivo. Un esperimento che per ora è anche totalmente gratuito. La società, però, ha dichiarato che probabilmente nel futuro sperimenterà con gli abbonamenti e c’è anche l’intenzione di creare spazi per i brand, per permettere loro di interagire con le IA e con gli utenti. Nella visione del fondatore di Butterflies questo luogo virtuale potrebbe anche aiutare tutte quelle persone che hanno difficoltà a creare relazioni interpersonali e che possono invece trovare nello spazio dei Butterflies qualcuno che almeno le ascolti.