Era ora che gli altri produttori di device parlassero dei propri piani. OPPO lo ha fatto in un evento in cui ha scardinato un principio.
Da quando è arrivata l’intelligenza artificiale di Google, attraverso i nuovi smartphone Samsung, è passata l’idea che per poterla utilizzare sia per forza necessario cambiare il proprio device. Ma la filosofia che OPPO in qualità di produttore di smartphone sembra voler abbracciare è una filosofia leggermente diversa.
Una filosofia che potremmo definire allo stesso tempo più democratica e più rispettosa dell’ambiente addirittura. Come dichiarato da Billy Zhang, presidente del settore Overseas Marketing, Sales and Services per OPPO, “i telefoni IA dovrebbero essere accessibili a tutti”. Come sarà possibile?
L’intelligenza artificiale è qualcosa che viene adesso utilizzata per spingere gli utenti a comprare i nuovi device. E in particolare indirizza gli acquisti verso quelli che sono considerati i top di gamma. I cosiddetti modelli flagship. Ma non tutti possono permettersi di acquistare un nuovo smartphone da oltre €1000 solo per poter provare l’ebbrezza dell’intelligenza artificiale.
In questo, il colosso cinese dimostra di stare intercettando quello che è un reale limite degli utenti. Ed è per questo che è interessante riflettere sulle dichiarazioni che Zhang ha rilasciato durante una presentazione che si è tenuta a Londra di recente. La volontà di OPPO, queste le parole di Zhang, è effettivamente quella di allargare il più possibile la platea di quelle persone che già possiedono uno smartphone del brand cinese e che potrebbero così avere già tutto ciò di cui hanno bisogno per sperimentare con le IA generative.
La società è in fase di accordo con Google per portare Gemini all’interno della serie Reno 12 ma non sembra voler dimenticare anche i clienti già fedeli. Anche perché si parla di 50 milioni di utenti.
Nel presss release pubblicato sul sito ufficiale di OPPO in occasione dell’evento di Londra quello che spicca è il modo in cui si parli di democratizzazione dell’intelligenza artificiale. In particolare dell’accesso a queste funzioni. Ed è per questo che tutte le linee dei prodotti OPPO verranno nel tempo dotate di aggiornamenti al sistema operativo che permetteranno loro di avere le funzioni che sono invece ora appannaggio solo di una fetta minuscola della platea globale.
Nel press release si fa per esempio riferimento al report di IDC in cui si sottolinea come sia aumentato del 250%, in questo inizio di 2024, il numero di telefoni con intelligenza artificiale acquistati nel segmento di prezzo inferiore ai mille dollari. OPPPO ha quindi intenzione di portare il suo LLM, in lavorazione dal 2020, a tutti i suoi telefoni. Accanto a quello che è già stato fatto per fornire i servizi, oltre allo sviluppo interno, ci sono le collaborazioni con Google e quelle con Microsoft oltre che Mediatek.
Il passo successivo di cui si vocifera online è quello che da OPPO, quindi da ColorOS, si possa passare anche a OxygenOS e al Realme UI ovvero le versioni di Android personalizzate per i prodotti OnePlus e Realme che fanno tutte capo insieme a OPPO a BBK Electronics.
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