Apple e Google lavorano insieme per salvarci la privacy (e la vita)

airtag

Scritto da

Valeria Poropat

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Apple e Google per una volta insieme. La collaborazione ha uno scopo preciso: evitare problemi a tutti gli utenti con uno smartphone.

airtag portachiavi
Apple e Google insieme per degli AirTag più sicuri (pianetacellulare.it)

Per gli utenti che hanno un iPhone si tratta di un piccolo interessante aggiornamento che fa parte di iOS 17.5. Ma oltre ad essere un aggiornamento è anche un passo avanti importante nella protezione della privacy di tutti.

Dentro iOS 17.5 è stato infatti inserito un sistema per cui è possibile essere avvisati di sistemi di tracking non autorizzato. I piccoli oggetti che abbiamo imparato ad utilizzare per non perdere valigie, chiavi dell’auto o piccoli umani possono infatti essere utilizzati purtroppo anche per scopi malevoli. Finalmente Apple e Google insieme stanno cercando di porre rimedio a questa nuova frontiera dello stalking.

Lo smartphone sempre vigile, cosa c’è nell’aggiornamento Apple

L’idea di non doversi più preoccupare se le chiavi non sono a vista è di certo rilassante. Se hai un iPhone ti basta acquistare qualche esemplare di AirTag e posizionarlo all’interno degli oggetti che non vuoi perdere. Per trovarli anche se non li vedi, devi solo evocare l’apposita funzione dello smartphone.

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L’alert che vedrai se qualcuno vuole spiarti (foto Apple – pianetacellulare.it)

Questo sistema, però, è stato già dimostrato funziona fin troppo bene. I tracker con tecnologia Bluetooth, infatti, non solo per Apple ma anche per Android, sono stati più volte utilizzati da soggetti malintenzionati per stalkerare altre persone.

Per questo motivo è interessante il lavoro che i due colossi stanno portando avanti. All’interno di iOS 17.5 c’è adesso la possibilità di ricevere una notifica se lo smartphone percepisce un tracker Bluetooth non riconosciuto.

Se qualcuno prova a seguirti lasciando per esempio in una tasca un tracker, l’iPhone è in grado di sentirlo e ti avvisa. In più lo smartphone costringe il tracker ad emettere un suono che ti consente di rintracciare rapidamente l’oggetto. E una volta rintracciato questo oggetto malevolo puoi rapidamente liberarti del problema. La soluzione per non essere più seguiti dal possessore del tracker è quella di svitare la parte posteriore dell’oggetto e rimuovere la batteria. Tolta la batteria il tracker non è più in grado di inviare nessun segnale. Ricordati però prima di avvicinare il tracker sospetto al lettore NFC dello smartphone per ricevere le informazioni riguardo numero di serie e le ultime quattro cifre del numero di telefono cui è collegato.

Su quali device funziona?

Questo nuovo e interessante sistema di protezione rilasciato da Apple con l’aggiornamento iOS 17.5 funziona con tutti i tracker che sono costruiti secondo le specifiche della rete Trova il mio Dispositivo che Apple e Google condividono.

Questo significa che potrebbe non essere un sistema infallibile per rintracciare eventuali tracker Bluetooth molesti ma è già di certo un passo avanti. Ed è anche uno stimolo per quei produttori di tracker che non si sono ancora allineati.

È sempre positivo quando le società trovano una soluzione ad un problema. Nei casi in cui i problemi vanno a ledere la privacy e la sicurezza degli utenti questi aggiornamenti non arrivano mai abbastanza in fretta. La nuova funzione denominata Detecting Unwanted Location Trackers fa parte di un aggiornamento più vasto ma è l’elemento più interessante.

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