Gli occhiali Ray-Ban Meta sono un indossabile entusiasmante ma possono sostituire davvero uno smartphone nella vita di tutti i giorni?
Gli occhiali Ray-Ban Meta sono gli ultimi arrivati tra i device indossabili. Non sono una rivoluzione, dato che già si parla di occhiali dotati di realtà aumentata da almeno una decina d’anni. Ma rispetto ai competitor finora visti potrebbero essere effettivamente un oggetto che prenderà piede. E qualcuno immagina già che avremo tutti gli occhiali addosso anziché utilizzare lo smartphone.
Per capire se un futuro senza telefono in mano è possibile vediamo intanto che cosa sono in grado di fare gli occhiali Ray-Ban Meta. Ma prima una premessa: per cominciare ad utilizzarli per ora c’è comunque bisogno di uno smartphone.
Gli occhiali Ray-Ban Meta stanno facendo impazzire il globo. Visti da fuori possono assomigliare all’ennesimo paio di occhiali Ray-Ban dato che le montature e le lenti sono quelle tradizionali e riconoscibili del brand americano. Ciò che rende diversi questi smart glasses è il fatto che le asticelle, per esempio, sono più spesse di un occhiale tradizionale.
Il motivo è facilmente intuibile: nella cornice degli occhiali va inserito tutto ciò che deve dare potenza all’esperienza aumentata. Ma che cosa si può fare con occhiali Ray-Ban Meta? Gli utilizzi più facili da immaginare, e da mettere in pratica, sono il potere per esempio fare video e foto a mani libere. Ma soprattutto fare foto e video dalla propria prospettiva.
Basta infatti chiedere a Meta di farlo oppure toccare il pulsante di acquisizione, posizionato all’inizio dell’asticella poco dopo la cerniera di chiusura della zona delle lenti. Nel momento in cui viene registrato un contenuto, il LED posto nell’angolo in alto a destra si accende. Secondo Meta questo è un modo per non invadere inutilmente la privacy altrui. Accanto alla produzione di video e di foto c’è poi la possibilità di fruire di contenuti senza che nessuno se ne accorga. Gli occhiali sono infatti in grado di riprodurre audio a richiesta attraverso i piccoli altoparlanti che si trovano sempre nelle asticelle.
Non c’è ancora nessuna schermata in sovraimpressione modello James Bond però. E per la carica? Un po’ come per gli auricolari senza filo, la ricarica avviene inserendo gli occhiali in una custodia, che è in tutto e per tutto identica a una classica custodia Ray-Ban.
Per quanto sia affascinante l’idea che un domani potremmo tutti vivere con degli smart glasses, un po’ come in un episodio dei Simpson, anche gli occhiali Ray-Ban Meta hanno bisogno di uno smartphone con cui interfacciarsi.
È infatti necessario scaricare l’app Meta View che raccoglie tutto ciò che viene registrato. Sul sito ufficiale di Meta si chiarisce che niente viene pubblicato direttamente sui social. L’aspetto positivo è che questi occhiali sono agnostici rispetto al dispositivo con cui si devono interfacciare. L’app Meta View esiste infatti sia per Android sia per iPhone.
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