La IA Apple potrebbe essere basata su Gemini di Google

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Scritto da

Valeria Poropat

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La IA Apple non sarà un prodotto nuovo costruito dalla Mela ma nascerà probabilmente da una collaborazione con Google.

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Apple cerca l’accordo con OpenAI o con Google (pianetacellulare.it)

Mentre circolano i primi rumor riguardo quello che potrebbe essere il futuro dell’intelligenza artificiale di Apple, si continua anche a parlare di chi dovrebbe fornire queste funzioni.

Da una parte ci sarebbe un accordo firmato con OpenAI ma rimarrebbe aperta anche la discussione proprio con Google per avere qualcosa di Gemini dentro il prossimo iOS. Se ne parla in realtà da qualche mese.

É infatti da marzo che si vocifera di come la società della Mela stia cercando un accordo con la grande G per portare Gemini dentro i prodotti Apple. Il nuovo report di Bloomberg ci parla ora anche di un accordo che invece sarebbe stato chiuso con OpenAI.

Google Gemini o ChatGPT? La Mela divisa

La prima conclusione che possiamo trarre dalle notizie riguardo la volontà di Apple di stringere un accordo con Google o con OpenAI è che la società non ha intenzione di sviluppare un LLM. Per ora almeno.

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Mac, iPad e iPhone con una IA esterna (pianetacellulare.it)

Delle tante cose che la società ha deciso di internalizzare a quanto pare per ora non c’è una intelligenza artificiale. E del resto sia ChatGPT sia Gemini sono prodotti che stanno lavorando, un po’ di nascosto un po’ platealmente, anche fuori dall’ambiente delle società che li hanno prodotti. ChatGPT lavora per esempio a stretto contatto con Bing per fornire agli utenti paganti risultati presi dalla rete.

Gemini è alla base di alcune delle funzioni che si trovano dentro gli smartphone Samsung. Esempio massimo è Cerchia e Cerca. Apple sembra quindi avere l’intenzione di lavorare mettendosi comodamente seduta sulle spalle dei giganti che hanno fatto il lavoro al posto suo.

L’accordo con Google per utilizzare Gemini non è stato ancora concluso mentre sembra che sia a un passo dalla firma quello con OpenAI per avere alcune funzionalità di ChatGPT all’interno del nuovo iOS 18. Il report di Bloomberg però si ferma qui. Quali funzioni dovrebbero essere prodotte da ChatGPT per IOS 18 è infatti oggetto del mistero. Come pure non si sa se l’accordo verrà effettivamente firmato oppure no. E in tutto questo c’è da chiedersi anche come dovrebbe finalizzarsi l’accordo con Google per Gemini.

IA Apple punta a un modello on device

In questa corsa sfrenata alla produzione di una intelligenza artificiale migliore dei competitor sembra che Apple sia rimasta indietro. Si tratta di una mossa strategica ma, fino a quando non sarà disponibile iOS 18, la società sarà ufficialmente almeno un passo indietro rispetto a Google.

La prospettiva che la Mela potrebbe avere è di fornire ai suoi utenti il maggior numero possibile di servizi on device, puntando così alla loro privacy. Da tempo Apple fa della protezione della privacy uno dei suoi selling point. L’utilizzo delle intelligenze artificiali nella sua ottica potrebbe quindi essere declinato in questo modo.

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