TikTok, con un aiutino dietro le quinte, comincerà a mettere etichette ad alcuni contenuti rischiosi: quelli fatti con la IA.
Tutti i social sono adesso alle prese con le prime avvisaglie dei contenuti prodotti dall’intelligenza artificiale e devono in qualche modo muoversi per gestire questa situazione.
Perché nonostante siamo tutti entusiasti, più o meno, i pericoli dati dalla diffusione di contenuti non veri non possono essere accantonati. Con le nuove versioni dei sistemi che producono immagini e video, soprattutto, i deepfake sono un rischio presente.
Ed è per questo che TikTok sembra intenzionato a cominciare a dare le etichette a ciò che viene pubblicato. Etichette che dovranno aiutare gli utenti a discernere i contenuti creati da esseri umani e quelli che invece sono solo frutto di un prompt.
Mentre OpenAI prova a schivare le decine e decine di cause legali che si prospettano all’orizzonte, i social devono fare i conti con i prodotti delle intelligenze artificiali generative e di ciò che possono fare ai loro utenti. A muoversi per primi sembrano essere i cinesi di ByteDance con TikTok .
Il social a base di video sarà infatti in grado di riconoscere immediatamente tutti quei contenuti creati per esempio con DALL-E e di aggiungere questa informazione in maniera visibile. Il tutto sarà possibile grazie alla implementazione delle cosiddette content credentials. Un sistema per cui ciò che viene generato da un’intelligenza artificiale viene dotato di una sorta di certificato invisibile che lo identifica come contenuto non autentico. Le piattaforme che hanno già adottato sistema content credentials solo per ora OpenAi con DALL-E 3 e Bing Image Creator di Microsoft.
Google non ha ancora implementato questi nuovi metadati ma ha dichiarato che ha intenzione di farlo. Si tratta di un passo successivo e ulteriore rispetto a ciò che è già possibile con quello che viene prodotto dentro il social. Anche TikTok, infatti, ha inserito una serie di funzioni di intelligenza artificiale generativa. Per ciò che passa attraverso questa IA l’etichetta appariva già. Ma adesso tutti dovranno poterlo sapere anche se vengono usati tool esterni.
A spiegare il motivo per cui il social a base di video implementa questa nuova funzione è stato Adam Presser ai colleghi di Tech Crunch. Il direttore del settore Operations and Trust & Safety ha infatti dichiarato che “i contenuti generati dalla IA sono un’espressione creativa incredibile ma la trasparenza nei confronti degli utenti è fondamentale“.
E parlando di questa sorta di partnership con i gestori delle piattaforme, Presser rimarca anche il concetto che in questo modo i creatori di contenuti possono esplorare ciò che viene generato dall’intelligenza artificiale in maniera responsabile “continuando allo stesso tempo a tenere a bada contenuti pericolosi o fuorvianti che sono proibiti su TikTok“.
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