Il prossimo Android 15 sarà dotato di una nuova modalità Benessere Digitale per aiutarti a mettere giù lo smartphone e dormire.
Il tuo smartphone con Android 15 penserà a tutto quello che c’è da fare per garantirti una buona notte di sonno. Nella ultima beta del nuovo sistema operativo è stata infatti rintracciata una novità che consente di controllare meglio le notifiche e i comportamenti delle app dopo una certa ora.
L’introduzione di quello che in ambiente Android si chiama Benessere Digitale non è una novità. Per esempio si declina nell’indicazione dei prodotti Samsung su quanto tempo hai passato con il device in mano.
Se invece possiedi uno smartphone Oppo il cellulare cambia colore e zittisce la maggior parte delle notifiche quando si avvicina l’ora di andare a letto. Tutti gli smartphone Android sono stati aggiornati nelle ultime versioni con queste funzionalità. Il passo successivo che farà Android 15 sarà permetterti di non essere disturbato realmente da nessuno.
Il sistema operativo del robottino ha una modalità denominata modalità Sonno. Con alcune impostazioni che riguardano la ricarica notturna, lo smartphone cambia alcuni suoi comportamenti.
Se viene attivata la modalità Sonno, per esempio, lo schermo diventa in toni di grigi, viene attivato il tema scuro e anche gli sfondi sono resi meno brillanti. Le opzioni zittiscono in più tutte le eventuali notifiche tranne se provengono dai contatti che sono stati indicati come contatti importanti.
Per altre versioni di Android, di nuovo per esempio ColorOS di Oppo, il cellulare non solo riconosce i numeri di telefono importanti ma attiva la suoneria se durante il periodo non disturbare si ricevono più chiamate ravvicinate dallo stesso numero di telefono. Finora però l’utilizzo dell’app Digital Wellbeing era destinato solo a Google.
Ed è qui che diventa interessante quello che è stato rintracciato nella developer preview 2 di Android 15. I colleghi di Android Authority hanno infatti scoperto che c’è una nuova API che aprirebbe le capacità di Digital Wellbeing anche a terze parti.
Con l’apertura delle funzioni di Digital Wellbeing a terze parti, quello a cui punta Google è permettere alle altre app di modificare i comportamenti anche al di fuori di ciò che è stabilito da Android.
Quello che è più promettente è che le modalità di benessere digitale potrebbero essere gestite con altre modalità. Se infatti adesso la routine sonno si attiva solo con un certo orario, nel futuro potrebbero essere inseriti altri comportamenti.
Per esempio potrebbe bastare toccare con il telefono un ricevitore NFC. A differenza di altre funzioni, questa novità che va sotto il nome di ZenDeviceEffects API è stata oggetto di un post pubblico sul blog Google.
Ciò significa che la funzione è ufficialmente riconosciuta. Non dovrebbe perciò scomparire come magari può succedere con altro che viene inserito nelle beta e poi tolto.
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