ByteDance, la società cinese che possiede TikTok non molla e ha deciso di trascinare l’Amministrazione americana in tribunale.
La decisione presa dal Coverno americano è costringere ByteDance, la società che possiede TikTok, a mollare il social. A ByteDance è stato chiesto infatti di vendere il social entro 12 mesi.
La decisione è arrivata dal Parlamento lo scorso mese di marzo. Il problema, visto dalla prospettiva americana, è che la società ha sede in Cina e quindi potrebbe essere sottoposta a pressioni da parte del Governo cinese per fornire dati privati di utenti e cittadini americani.
Ma da subito ByteDance ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di vendere e adesso inizia ufficialmente la battaglia legale.
TikTok contro Stati Uniti, le possibili ripercussioni
L’annuncio della denuncia contro l’Amministrazione Biden e contro l’obbligo a lasciare TikTok è stato contornato da alcune dichiarazioni rilasciate dal public policy director per gli Stati Uniti del social, Beckman.
Il public policy director ha definito incostituzionale la richiesta riecheggiando già quelle che erano state le dichiarazioni rilasciate a caldo dal CEO di ByteDance. Backman si è però spinto un po’ più in là adombrando ripercussioni enormi per i 170 milioni di utenti che si trovano negli Stati Uniti e per i 7 milioni di utenti business che si affidano alla piattaforma per la propria attività.
La difesa, secondo alcuni documenti interni, dovrebbe muoversi nell’ambito della libertà di espressione. Un argomento che negli Stati Uniti è sempre molto sentito ed è protetto dalla Costituzione.
Se ci sia realmente spazio per portare avanti l’azione legale rimane da vedere ma la mossa di TikTok è chiara. E il social è pronto ad andare in tribunale. Che cosa potrebbe venirne però per gli utenti? E qual è il vero nodo su cui si scontrano ByteDance e il Governo americano?
Il problema è la privacy
Ogni volta che si pubblica qualcosa su una piattaforma social è chiaro che per quanto si cerchi di mantenere la propria privacy in parte essa viene consumata.
Se pubblichi una foto con il tuo volto, quella foto può essere ritoccata. Scaricata. Stampata. Utilizzata su documenti falsi. Inviata ad altre persone per tentare truffe sentimentali.
C’è però qualcosa che le piattaforme hanno il dovere di fare ed è comunque cercare di difendere al meglio proprio la privacy degli utenti che a loro si affidano. Il modo in cui il Governo americano si sta scagliando contro TikTok è la prova plastica di come la privacy sia ancora argomento scottante.
Il Governo vorrebbe infatti che TikTok fosse tenuto lontano dalle eventuali influenze del Governo cinese ma i detrattori del disegno di legge fanno notare che eliminare TikTok non avrebbe il risultato positivo sulla protezione dei dati tanto ricercata. In più ci sarebbero ripercussioni economiche a livello nazionale: 24 miliardi di dollari per ogni anno in cui l’app potrebbe essere esclusa.