Samsung ha il suo equivalente degli AirTag: si chiamano SmartTag e siamo alla seconda generazione. Ma il colosso sta perdendo un’occasione.
I risultati del primo quarto 2024 vedono ancora Samsung e Apple contendersi la parte più grossa del mercato dei device portatili. Le due società si inseguono a colpi di funzioni e accessori e, tra questi accessori ci sono gli SmartTag.
Per Apple si chiamano AirTag ma il funzionamento è lo stesso. Agganciati ad un oggetto, o a un essere umano, permettono di saperne la posizione. Quelli prodotti da Apple funzionano ovviamente solo e soltanto con i device della MMela. Cosa ha deciso di fare Samsung con i suoi SmartTag 2?
Come accessori, i localizzatori GPS sono ancora piuttosto limitati nella diffusione. I più assidui utilizzatori sono i viaggiatori incalliti che hanno paura di perdere la valigia e i genitori che agganciano questi piccoli accessori agli zainetti.
I nuovi prodotti da Samsung sono stati migliorati rispetto alla generazione precedente e in parte anche rispetto proprio agli AirTag prodotti da Apple. Gli SmartTag 2, per esempio, sono dotati di ampio anello vuoto in cui è possibile inserire il portachiavi o far passare una catenella. Di contro gli AirTag di Apple sono grossi poco più di un bottone e hanno bisogno o di essere inseriti in una tasca oppure di un portachiavi con alloggiamento apposito.
Rispetto sempre al prodotto Apple, c’è anche il supporto ultra banda larga e una autonomia di 500 giorni con un utilizzo intelligente della minuscola batteria a bottone al suo interno. Fin qui le migliorie rispetto ai prodotti precedenti.
Ma se sei alla ricerca di un tracker con GPS prima di correre ad acquistare gli SmartTag 2 di Samsung c’è qualcosa che devi sapere. Il colosso coreano sta infatti prendendo il vizio di assomigliare fin troppo ad Apple.
È probabile che dal punto di vista di Samsung si tratti di una mossa per stuzzicare tutti quegli utenti che scelgono Apple proprio perché crea un ambiente chiuso e coccoloso. Ma se si guarda al mercato dei tracker GPS quello che si nota è che probabilmente Samsung ha perso un’occasione.
Perché i nuovi SmartTag 2 purtroppo funzionano solo con la rete creata dai device Samsung. Nonostante quindi Google abbia nel passato recente attivato la propria rete Trova il mio device, rendendola aperta a chiunque, Samsung ha deciso di non sfruttare l’idea. Esistono comunque tracker di terze parti disponibili e compatibili con tutti i device Android.
Le funzionalità sono più limitate rispetto a quello che può fare l’accessorio prodotto da Samsung ma se hai il vizio di perdere le chiavi e non vuoi passare a un device Samsung non ci sono molte alternative. Sempre con la speranza che anche il colosso coreano torni sui suoi passi e ci metta tutti nelle condizioni di usare i suoi innovativi tracker.
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