La nuova riforma della riscossione delle cartelle esattoriali favorisce di gran lunga alcune persone in merito ai vari pagamenti. Un qualcosa che sta creando parecchie lamentele nella popolazione del nostro Paese. Per quale motivo? Nelle prossime righe analizzeremo la situazione nel dettaglio.
La nuova normativa prevede lo stralcio delle cartelle esattoriali dopo 5 anni nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate non sia riuscita a recuperare le somme. Dal 2025, poi, avverrà un vero e proprio allungamento dei termini per quanto concerne il saldo dei debiti con l’Agenzia delle Entrate.
In pratica, ci sarà il passaggio dalle attuali 72 rate mensili attuali fino a un massimo di 120 rate. Il dilazionamento, dunque, sarà attivo per ben 10 anni. Sui debiti superiori ai 120mila euro, poi, il dilazionamento sulle 120 rate mensili avverrà in modo automatico. Tutti i contribuenti che hanno difficoltà, dunque, potranno saldare le varie cartelle esattoriali in modo molto più sicuro e pratico.
Si tratta di un tentativo del Governo per recuperare tutte le somme e per dare maggiore flessibilità alle persone a livello fiscale, vista la dura situazione economica degli ultimi anni.
Ma quale novità è in arrivo con l’ultima legge sulle cartelle esattoriali? Ecco che cosa accadrà a partire dal prossimo anno.
Come detto, dal prossimo anno arriverà lo stralcio automatico per tutte quelle cartelle esattoriali non riscosse entro il limite dei 5 anni. Tale discarico automatico sarà concesso anche nei cari casi di liquidazione giudiziale o di fallimento. In pratica, se non ci dovessero essere beni suscettibili e tali da “poter essere aggrediti“.
Cosa prevede, però, ancora la nuova riforma sulla riscossione delle cartelle? C’è un dettaglio che non accontenta proprio tutti e che potrebbe creare parecchi malumori nei contribuenti che, invece, saranno costretti a procedere con la dilazione dei vari debiti non saldati nei tempi dovuti. Ecco tutto quello che devi sapere in merito.
In pratica, la nuova riforma sulla riscossione permetterà ad alcuni contribuenti di stralciare il tutto anche prima dei 5 anni che abbiamo menzionato nei paragrafi precedenti. Nel caso in cui, infatti, un contribuente dovesse essere nullatenente e, quindi, non avere alcun bene intestato, ecco che tutte le cartelle potrebbero essere stralciate ben prima dei 5 anni di prescrizione.
Per molti, questa nuova riforma appare ingiusta, dal momento che chi non ha beni intestati, ma debiti con l’Agenzia delle Entrate, verrà “trattato meglio” rispetto a tutti gli altri contribuenti.
Questo stralcio, infatti, potrebbe avvenire non più dopo 5 anni, ma già dopo appena 6 mesi. La nuova legge, dunque, cambia il precedente sistema giuridico basato sui beni presenti e su quelli futuri.
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