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Il mistero di Rabbit R1, c’è o no Android dentro questo costoso gadget?

Rabbit R1 è diventato il gadget più ricercato dopo la presentazione al CES ma dentro potrebbe esserci qualcosa di molto meno costoso?

Questo accessorio da 200 euro è solo una app costosissima? (foto Dave2D – pianetacellulare.it)

Quando è stato presentato al mondo, Il Rabbit R1 ha colto un po’ tutti di sorpresa. Un piccolo parallelepipedo schiacciato rosso arancio con uno schermo e quella che sembra la rotella smontata da un mouse.

Ma l’apparenza inganna, o questo è almeno quello che i produttori di Rabbit R1 vogliono dire agli utenti. Il loro gadget dall’aria così retro e minimalista ha lo scopo di mettere tutti, a quanto pare, nelle condizioni di utilizzare una intelligenza artificiale tenendosi alla larga da abbonamenti di qualunque tipo.

Secondo un esperimento portato avanti dai colleghi di Android Authority sotto la scocca nera e arancione ci sarebbe però un’app che gira su Android. Il CEO della società che costruisce i Rabbit R1 smentisce. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Rabbit R1 è una app di Android mascherata?

Premesso che, a prescindere dal fatto che ci sia o meno dentro una app costruita sul sistema operativo di Google e che quello che un Rabbit R1 fa non è niente di diverso da quello che si può fare con un qualunque smartphone, viviamo in un’epoca in cui i gadget dicono chi siamo e avere quindi questo coniglietto virtuale come compagno al posto dello smartphone che possiedono tutti può essere un valido motivo per fare il pre order.

Rabbit gira su un Pixel 6 (foto Android
Authority – pianetacellulare.it)

Nei fatti, però, che cosa ti troveresti in mano se decidessi anche tu di comprare un Rabbit R1? Deve essere stata questa la domanda cui hanno deciso di rispondere i colleghi di Android Authority che, senza entrare troppo nel dettaglio, sono riusciti ad installare l’APK di’ Rabbit R1 (che è come dire il file exe dell’app) che gli è stato fornito da una fonte.

Lo smartphone preso per l’esperimento è un Pixel 6A e, raccontano sempre da Android Authority, c’è voluto un po’ di lavoro ma l’app ha permesso poi di settare il telefono come se fosse un Rabbit R1 vero e proprio, con il pulsante che aumenta il volume sullo smartphone che ha preso il compito della rotella.

Non è vero niente!

Il video test mostra effettivamente Rabbit R1 in azione su un piccolo riquadro dello schermo, un limite dell’utilizzo attraverso APK. Ma dopo che la notizia si è sparsa, da parte di Jesse Lyu, fondatore e CEO della società che produce i Rabbit R1, è arrivata una dichiarazione che l’interfaccia in realtà non è una app di Android.

Questo è ciò che la società ha dichiarato: “Rabbit R1 non è una app Android . Siamo consapevoli della presenza di alcuni emulatori app e siti web di Rabbit OS. Comprendiamo la passione che le persone provano all’idea di toccare la nostra intelligenza artificiale e il nostro LAM anziché aspettare che il loro R1 arrivi. Ciò detto, per chiarire qualunque incomprensione e rimettere le cose in chiaro, Rabbit OS e LAM funzionano nel cloud con una versione su misura di AOSP e modifiche firmware di livello più basso, quindi un bootleg locale APK senza il giusto OSs e gli endpoint cloud non permettono di accedere ai nostri servizi . Rabbit OS è personalizzato per lo R1 e non supportiamo client di terze parti “.

Il messaggio si conclude raccomandando di non utilizzare versioni contraffatte dell’app e quindi di non installare APK che potrebbero risultare dannosi. Android Autority promette comunque di cercare di andare ancora più a fondo nella faccenda.

Valeria Poropat

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