Nascondersi dall’insidia dell’intelligenza artificiale, si può? Attenzione alle truffe che fanno leva sulla paura delle persone di fronte all’ipotesi di sorveglianza di massa.
Si parla ormai tantissimo di insidie che si corrono con l’avvento nella nostra società dell’Intelligenza Artificiale, che sta modificando anche molto rapidamente le nostre abitudini che non sono solo quelle lavorative. Infatti abbiamo parlato spesso di tante criticità legate a questa tecnologia (qui per esempio abbiamo elencato i rischi sulle emissioni) che sta facendo passi da gigante negli ultimi tempi.
E che ci porta anche a timori forti su quello che potrà essere il nostro futuro, anche in presenza di vantaggi che se ne potrebbero derivare (qui invece abbiamo descritto la potenza di un robot in agricoltura che sfrutta la IA) in tante situazioni. Insomma, sembrerebbe proprio che le persone comuni siano oltremodo spaventate dall’arrivo nelle nostre vite della IA, in particolar modo per quel che riguarderebbero la cosiddetta sorveglianza di massa.
Ogni volta che si parla di concetto di sorveglianza di massa sono tante le persone che si ribellano, ipotizzando complotti di qualsiasi genere messi in atto da chissà chi per entrare nelle nostre vite. Urlando al mondo che la nostra privacy va rispettata e mantenuta ad ogni costo. Non sapendo che anche l’utilizzo di un semplice smartphone di ultima generazione elude qualsiasi tipo di ribellione di questo tipo.
Non volendo entrare nello specifico in questo tema spinoso che meriterebbe particolari attenzioni, in questa sede vogliamo invece parlare di un altro aspetto altrettanto importante. E che resta comunque collegato alle paure delle persone e al concetto di IA. Se da un lato c’è l’Unione Europea che ci mette al riparo da qualsiasi rischio di schedature di massa, qualcuno ha pensato bene di creare dei capi di abbigliamento che servono a nascondersi dai riconoscimenti biometrici.
Nello specifico possiamo dire che si tratta di vestiti non proprio bellissimi e che costano decisamente troppo ma a quanto pare le persone pensano che possano aiutare a difendersi e a confondere le IA. Infatti quando un IA vuole riconoscere un oggetto o una persona utilizza i cosiddetti classificatori che identificano il pezzetto di una foto arrivando a risalire alla fonte, per esempio essere umano X o oggetto vario.
Nello specifico questi abiti hanno un disegno particolare che riuscirebbe ad imbrogliare l’IA, anche se la sensazione in questo caso è che si tratti di un ennesimo prodotto creato ad hoc per far leva sugli stati d’animo delle persone sempre più preoccupate dal rischio di sorveglianza di massa generato dalle IA. Facciamo attenzione che in molti casi si può trattare di truffe messe in atto per prenderci in giro e togliere soldi alle persone.
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