Sonno, cosa ci svela l’orario in cui ci svegliamo? Attenzione a questi dettagli che potrebbero mostrarci delle criticità anche serie di cui non siamo a conoscenza.
In una società sempre più tecnologica, che ci porta a stressarci però sempre di più per le nostre attività lavorative e anche ad una vita frenetica con orari rigidi, spesso ci ritroviamo a svolgere attività anche al di fuori del normale, andando a ridurre sempre di più le ore dedicare al riposo ed al sonno. Quando lo facciamo, spesso inconsapevolmente, andiamo ad intaccare gli equilibri fisici che possono condurre anche a gravi patologie.
Quando dormiamo poco e male mettiamo in serio rischio le nostre funzioni organiche, che perdono consistenza e lucidità perché è evidente che il corpo umano ha bisogno di determinare ore di riposo che non dovrebbero mai scendere al di sotto della soglia delle 6-7 ore. Ma quante volte ci accorgiamo di aver dovuto meno del solito, cominciando male le nostre giornate? Tante volte, forse troppe.
I rischi per il mancato sonno: dormiamo sempre di meno
Tanto che il nostro organismo spesso si abitua a questa sopportazione dello stress mettendo in moto una serie di criticità anche silenti, che si manifestano poi quando si deve intervenire anche con una relativa urgenza. Cosa fare per correggere questa situazione pericolosa? Semplice, andando a migliorare la nostra qualità di vita recuperando quelle ore che non abbiamo dedicato a sonno e riposo, soprattutto quello notturno.
Sono tanti i rischi che corriamo quando non dormiamo. Innanzitutto dobbiamo fare attenzione a dei segnali che il nostro corpo ci da, anche semplicemente quando ci accorgiamo di svegliarci in continuazione durante la notte. Infatti il sonno e il risveglio hanno degli orari. Svegliarsi alle 2.00 o 3.00 di notte potrebbe manifestare un disturbo legato alla digestione, mentre svegliarsi alle 3.00 o alle 4.00 potrebbe rivelare problemi al fegato.
Così come svegliarsi lo svegliarsi al mattino è dovuto all’ipersimpaticotonia. Noi ci svegliamo al mattino perché il simpatico (che è una delle due branche del sistema nervoso autonomo o vegetativo che interviene nel controllo delle funzioni del nostro corpo involontarie) si mette in atto, cioè il corpo sa che deve iniziare una giornata attiva e quindi mette in atto questo risveglio che anziché essere alle 7.00 del mattino o alle 8.00.
Come correre ai rimedi ed evitare rischi
Ma magari accade che ci svegliamo alle 4.00 del mattino o alle 5.00 del mattino. A questo punto, se la cosa si ripete per parecchio tempo, vale la pena di indagare, perché dobbiamo cercare di capire se la causa è digestiva, se la causa è legata al fegato, se la causa è legata invece ad uno stress o un’ansia che ci tormenta. Ascoltare il nostro corpo rappresenta il primo passo per evitare rischi alla salute (qui invece potrete leggere degli approfondimenti su nuivi possibil irischi che potremmo correre nei prossimi anni).