Disconnettersi dalla tecnologia per 48 ore: come hanno reagito gli studenti dopo questo esperimento? Ecco cosa è successo.
Oggi è possibile restare lontano dalla tecnologia per 48 ore di seguito? La risposta l’hanno data alcuni studenti che si sono cimentati davanti a questa sfida che ha riscosso un discreto successo, come ha raccontato la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Faenza San Rocco, Raffaela Andolfi. I ragazzi hanno risposto con entusiasmo a questo esperimento sociale con risultati che si possono definire sorprendenti in un’era condizionata dai social.
Che hanno invaso le nostre vite a tal punto che ad oggi, non solo i giovani, non riescono più a staccarsi dai loro smartphone per chattare con gli amici o per stare per ore sui social, Instagram e TikTok in particolar modo. Una tendenza che appare preoccupante e che spaventa anche docenti e gli stessi genitori, che si rendono conto spesso di questa dipendenza che sta diventando assoluta e preoccupante.
Per arrivare ad una progressiva disintossicazione dai social si dovrebbero compiere i primi passi proprio dalle scuole, e la notizia che si cominci a parlare anche di “daspo degli smartphone” appare un segnale incoraggiante, con la speranza che tanti istituti possano arrivare ad attuare questa misura. Hai il cellulare? Lo consegni e poi entri in classe. Questa la condotta che bisognerebbe pretendere per cominciare questa difficile sfida.
Ma c’è da dire che anche gli adulti, forse ancora più dei giovani, mostrano dei segnali assolutamente preoccupanti, spesso nascondendo questa dipendenza dietro lo specchio dell’utilizzo per motivi di lavoro dello smartphone. Una presa di coscienza sarebbe il primo passo per arrivare ad una felice conclusione di questa situazione, che oggi presenta parecchie problematiche legate all’utilizzo dei social ma anche di altri dispositivi.
Che portano ad un logoramento mentale progressivo spaventoso. Quindi non solo le scuole, ma un radicale cambiamento in tutta la popolazione sarebbe auspicabile, anche per tornare a socializzare come si faceva un tempo, anche dopo i drammi che si sono vissuti dall’arrivo della pandemia ad oggi. Ma torniamo a questo esperimento che ha dato un primo segnale in una scuola italiana, che andrebbe riproposto (qui troverete delle novità interessanti legate al trattamento dei dati personali).
Dall’Istituto Comprensivo San Rocco di Faenza è partito questo importante segnale, con gli studenti che per 48 ore hanno fatto a meno di tutti gli strumenti collegabili alla tecnologia, tornando a parlare con le persone raccontando anche tante esperienze della loro vita privata. Il dato preoccupante è quello di 3 mesi ed otto giorni trascorsi sui social da parte dei giovani. Un numero spaventoso e che porta a riflettere.
Uno dei più grandi paradossi dei nostri tempi è che con gli smartphone possiamo fotografare…
In tanti aspettavano da tempo l'adeguamento del 5,4% delle rendite Inail: le ultime circolari dell'ente…
Con lo switch-off dello scorso 28 agosto, che ha introdotto il nuovo digitale terrestre, è…
Sapere dove si trova un'altra persona è ora possibile grazie a WhatsApp: in pochi conoscono…
Il cappotto termico interno è una soluzione ottimale per avere ottimi risultati in riferimento all'isolamento…
Basta una mossa semplice e automatica per avere sempre a disposizione tutti i canali del…