Una ricerca pubblicata a febbraio da un gruppo di studiosi ha reso noto un problema che potrebbe emergere alla lunga nell’apprendimento degli studenti che usano ChatGPT. Per quale motivo chi fa uso di strumenti basati sull’intelligenza artificiale a scuola otterrebbe voti peggiori? Ecco che cosa è venuto fuori dalla ricerca.
ChatGPT è la piattaforma di intelligenza artificiale che si sta diffondendo a macchia d’olio un po’ ovunque. Nel dettaglio, si tratta di un chatbot di OpenAI che si pone l’obiettivo di avere una conversazione con un utente umano il più naturale possibile.
Questo strumento consente a chi ne fa utilizzo di avere informazioni molto più consistenti, veloci e pertinenti rispetto ai motori di ricerca classici. Un chatbot che viene sempre più utilizzato in molti settori. A non mancare all’appello, poi, c’è anche il campo della scuola e dell’università. Anche gli studenti si servono di questo chatbot AI per ottenere una maggiore velocità nella scrittura degli appunti e nell’apprendimento.
Che cosa è stato scoperto, però, da un recente studio effettuato sugli effetti dell’intelligenza artificiale sugli studenti a scuola e all’università? Quello che è emerso sull’utilizzo massiccio di AI da parte degli studenti è allarmante. Chi ne fa uso, alla lunga, ottiene risultati e voti peggiori nei vari indirizzi scolastici. Ecco il motivo.
Usi ChatGPT a scuola? Alla lunga potresti andare incontro a problemi legati all’apprendimento: la ricerca
Ciò che è stato pubblicato un paio di mesi fa sull’International Journal of Educational Technology è davvero clamoroso e riguarda l’utilizzo intensivo di ChatGPT da parte degli studenti. L’indagine a riguardo è stata effettuato da alcuni ricercatori della FAST School of Management di Islamabad, dell’Università di Haripur e dell’Università di Malaya di Kuala Lumpur.
In pratica, è emerso che chi fa uso abbondante di questi chatbot basati sull’intelligenza artificiale avrà meno capacità di apprendere le nozioni a scuola o all’università, dato che tutti i processi mentali vengono demandati alla tecnologia automatizzata.
Lo studente, quindi, impiegherebbe più tempo per memorizzare i vari argomenti e otterrà risultati meno soddisfacenti a scuola o all’università.
Gli altri dettagli
La ricerca si è soffermata sugli effetti dell’uso di ChatGPT sui livelli di perdita di memoria e di procrastinazione dello studente e sul suo rendimento scolastico. Sono stati presi in esame i comportamenti di ben 165 studenti universitari.
L’indagine ha rivelato che usare ChatGPT a scuola fa – come ovvio che sia – guadagnare parecchio tempo allo studente, ma – allo stesso tempo – questa mossa si associa a una “tendenza alla procrastinazione, alla perdita di memoria e al peggioramento del rendimento scolastico di tutti i soggetti interessati“.
Il consiglio, dunque, è quello di usare ChatGPT solo quando strettamente necessario e senza abusarne mai.