Sono in molti a chiedersi se un lavoratore dipendente possa svolgere un secondo lavoro per aumentare le proprie entrate mensili. Nel testo che segue ti forniremo tutte le risposte, dandoti maggiori dettagli nei vari casi. Ecco cosa c’è da sapere.
I tempi che corrono non sono molto floridi dal punto di vista economico. L’inflazione galoppante e l’aumento dei prezzi in ogni ambito e settore non stanno rendendo facili le cose per milioni di famiglie del nostro Paese. Gli stipendi si sono alzati un po’, ma c’è chi fa enorme fatica nel far quadrare i conti a fine mese.
Ecco, dunque, che aumentare le proprie entrate ogni mese con un secondo lavoro potrebbe essere una eventualità da tenere in ampia considerazione per affrontare le varie spese senza troppa ansia.
Sono in molti a chiedersi se i lavoratori dipendenti possano svolgere un secondo lavoro, aprendo una partita IVA oppure con un semplice contratto di collaborazione con un’altra azienda. Ecco tutte le risposte in merito.
I lavoratori dipendenti possono svolgere un secondo lavoro in tutti questi casi: i dettagli
Chiariamo subito come svolgere un secondo lavoro per la maggior parte dei lavoratori dipendenti sarà possibile. In pratica, sarà possibile stipulare due contratti di lavoro in contemporanea. Chi ha voglia e possibilità, dunque, potrà aumentare le proprie ore di lavoro settimanali, a patto di rispettare alcuni limiti e regole.
Il tipo di contratto per il secondo lavoro potrà essere a tempo determinato o indeterminato, autonomo, dipendente o di collaborazione. Non ci sono limiti a riguardo in via generale. Sarà, però, necessario rispettare dei limiti orari.
In generale, infatti, il lavoratore non può superare le 48 ore di lavoro e, inoltre, dovranno esserci almeno 11 ore di riposo fra un turno di lavoro e l’altro. Il lavoratore, poi, deve aver diritto a un giorno di riposo a settimana.
Le altre regole da rispettare
Esiste anche il divieto di concorrenza. Nel dettaglio, un lavoratore può stipulare un doppio contratto di lavoro, ma le due aziende non dovranno essere attive nello stesso settore. Inoltre, il singolo lavoratore non dovrà divulgare eventuali “segreti” e metodi di lavoro di un’altra azienda.
Il lavoratore dipendente, però, non può svolgere un secondo lavoro nel caso in cui la sua azienda abbia messo nel contratto una clausola di esclusività.
Per un lavoratore dipendente full time sarà molto complicato rispettare i limiti orari enunciati in precedenza. Il secondo lavoro, in tal caso, potrebbe essere una collaborazione di pochissime ore settimanali al massimo.
I dipendenti pubblici, infine, sono più limitati sul secondo lavoro rispetto agli altri lavoratori dipendenti nel settore privato. I dipendenti pubblici, infatti, possono accettare solo collaborazioni con alcuni giornali, attività formative, incarichi sindacali o incarichi con rimborso spese documentabile.