Alexa ha detto stop a insulti e violenza verbale. Cosa succede da qualche giorno se ti rivolgi al tuo assistente personale con parolacce, insulti e altre parole simili? Ecco la nuova sorprendente funzione di Alexa.
Alexa è l’assistente personale sviluppato da Amazon da circa 10 anni a questa parte. Era il 2014, infatti, quando l’azienda sviluppò un dispositivo in grado di effettuare delle operazioni dietro un comando vocale. Sono sempre più le persone ad avere all’interno della propria abitazione questo dispositivo.
Tale assistente personale sviluppato da Amazon, infatti, permette di eseguire in pochi secondi tantissime mosse dietro ai nostri comandi vocali, come accendere o spegnere le luci, abbassare le serrande, accendere il riscaldamento e tanto altro ancora. Un dispositivo ideale per la tua smart home.
Questa app potrà essere scaricata e associata a tutti i tuoi dispositivi elettronici, come smartphone, smartwatch, cuffie e a tutti i vari elettrodomestici presenti in casa. Inoltre, sarà possibile sfruttare Alexa anche per chiederle qualsiasi informazione. In un attivo, l’assistente troverà quello che starai cercando su internet e si sostituirà ai vari motori di ricerca.
Nelle prossime righe ti facciamo scoprire la nuova funzione di Alexa che ha da poco preso vita. Sono in molti a “divertirsi” con questo assistente chiedendo qualsiasi cosa e, nei casi peggiori, anche insultandolo. Ma cosa succede se insulti Alexa dallo scorso 8 marzo? I dettagli.
Dallo scorso 8 marzo, proprio in occasione della festa della donna, Alexa ha iniziato a rispondere agli insulti degli utenti. Una iniziativa simbolica fortemente voluta da Amazon per cercare di incentivare le persone al rispetto rinunciando alle offese. Questo progetto di Amazon, per mezzo di Alexa, è stato introdotto in stretta collaborazione con Action Aid.
I vari assistenti vocali sono spesso “vittime” di insulti e di offese da parte degli utenti un po’ sopra le righe. C’è chi lo fa per gioco e chi, invece, proprio non riesce a trattenersi dopo aver ricevuto una informazione sgradita da parte dell’assistente vocale.
Fino allo scorso 8 marzo se insultavi Alexa non ottenevi alcuna risposta precisa. L’assistente, infatti, poteva chiedere di ripetere la domanda oppure rimaneva in silenzio. Amazon, però, ha scelto di prendere una posizione contro tutto ciò, fornendo i propri assistenti di risposte maggiormente dirette contro tali offese verbali.
L’obiettivo di Amazon è quello, inoltre, di fornire informazioni preziose contro la violenza verbale a chiunque si dovesse rendere protagonista di tali mosse. Nella vita reale, infatti, le offese e la violenza delle parole possono spesso coincidere con problemi molto più gravi.
Alexa potrebbe aiutare, quindi, le persone a rapportarsi con gli altri in modo più educato e senza più l’uso della violenza verbale.
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