Sai perchè i bug si chiamano così? La storia degli errori informatici

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Scritto da

Valeria Poropat

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Gli errori informatici che rovinano spesso l’esperienza degli utenti esistono da sempre ma perchè si chiamano bug e quanti tipi ne esistono?

coccinella fiore
Anche lei è un bug! (pianetacellulare.it)

Quando si parla di informatica molte volte quello di cui si discute è il modo in cui è possibile evitare di incappare nei fastidiosi bug. Si tratta di quegli errori, di varia natura come vedremo, che interrompono il normale funzionamento delle macchine.

E non importa se si tratta di un computer, di uno smartphone, di un tablet o anche semplicemente di un elettrodomestico un po’ più avanzato: i bug colpiscono ovunque ci sia la tecnologia.

Più diventa complessa poi l’architettura interna del device tecnologico, più i bug possono risultare da una parte fastidiosi e dall’altra difficili da individuare prima che facciano effettivamente dei danni. Ma perché li chiamiamo bug, ovvero insetti?

Perché i bug si chiamano così?

Per capire le tipologie di errori cui i sistemi informatici presenti ora nelle nostre abitazioni, nelle auto e nei luoghi di lavoro possono andare incontro facciamo un passo indietro. Cominciamo con il raccontare perché questi errori si chiamano bug. Il termine viene dall’inglese e identifica gli insetti di piccole dimensioni. Mosche, falene, cimici, coccinelle, formiche. In generale ci si riferisce a questi piccoli esseri proprio con il termine di bug.

pc stetoscopio
I bug fanno male al tuo device (pianetacellulare.it)

E il motivo per cui gli errori si chiamano così è perché agli albori della tecnologia in due casi si sono proprio individuati una cimice e una falena all’interno degli apparecchi. A raccontare della cimice che si era infilata all’interno del suo prototipo di telefono è stato Edison in una lettera inviata a William Horton. Ma c’è voluto un po’ di tempo perché poi la parola bug con cui Edison aveva descritto la cimice che si era stabilita all’interno del groviglio di fili del suo telefono passasse a identificare realmente degli errori informatici.

Facendo un salto di circa 80 anni, nel 1947 Grace Hopper, tenente responsabile di uno dei giganteschi computer che all’epoca si trovavano dentro Harvard University, si rese conto che dentro il computer c’era qualcosa che non andava: una falena che era entrata dentro Mark 2 e stava provocando corto circuiti.

Dall’esperienza di Hopper e del suo team abbiamo poi tutti ricavato il termine informatico bug per indicare gli errori. Adesso è difficile che sia colpa di un insetto fisico se qualcosa non funziona all’interno del tuo computer. Ma l’idea che un piccolissimo malfunzionamento provochi grandi danni rimane. Vediamo allora quali tipi di errori si possono incontrare.

La tassonomia degli insetti cibernetici

A grandi linee, qualunque cosa può trasformarsi in errore all’interno di un apparecchio elettronico. Ma mettendo da parte quelli che possono essere gli errori dovuti a pezzi difettosi ci sono gli errori dovuti al software.

Tutti gli errori sono frutto o di una svista da parte del programmatore o di una situazione che non è stata adeguatamente prevista. I risultati sono a volte impercettibili, perché i sistemi operativi riescono a lavorare anche in loro presenza. Altre volte diventano evidenti e si trasformano in glitch, programmi che vengono terminati senza che ci sia volontà da parte dell’utente o situazione di crash generale del sistema operativo.

Gli errori e quindi i bug possono venire da un errore nella scrittura del linguaggio o nella creazione del comportamento che il software deve tenere. Data la facilità con cui possono verificarsi è sempre bene tenere i software sempre aggiornati.

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